Piacevole split tra due (one-man) band tedesche abbastanza sconosciute: stiamo parlando di The Swarm/November ad opera di Skognatt e Wehmut. Tre pezzi ciascuno per circa mezz’ora di black metal in due delle sue diramazioni attualmente più popolari, rispettivamente atmospheric e depressive. In realtà sebbene la proposta di Skognatt sembra dedicata agli amanti di Wolves in the Throne Room e Drudkh abbiamo notato nelle sue tre canzoni notevoli influssi della corrente depressive, che invece risulta essere il genere musicale predominante nell’operato di Wehmut.
Skognatt basa i suoi brani sulla ripetizione di riff gelidi e feroci, di matrice chiaramente scandinava dei primi anni Novanta, ma con un occhio di riguardo anche nei confronti della melodia e delle parentesi acustiche: Drudkh sicuramente quindi, ma anche Katatonia periodo Brave Murder Day. Le composizioni non stupiscono particolarmente né, all’opposto, risultano indigeste e mal ideate: si sente che il Nostro padroneggia la materia, e nonostante non si prodighi in chissà quali guizzi innovativi porta a casa degnamente la pagnotta. Unico appunto la voce, uno scream acido “tarato alto” che alle volte non convince in pieno.
Passando a Wehmut i toni subiscono un’ulteriore virata verso la melodia, merito di riff malinconici e ipnotici e di tappeti di synth e tastiere non invadenti ma degno supporto alle trame intessute in ogni pezzo. Anche in questo caso non siamo di fronte a qualcosa di sconvolgente e trascendentale, sicuramente già sentito in altre band depressive, con una pletora di rimandi che via via aleggiano tra le note dei brani proposti dal Nostro senza mai acquisire una forma definita ma restando spettri e ombre. E alla fine il risultato è soddisfacente, forse più di quanto fatto dalla controparte Skognatt, merito probabilmente di un lavoro diverso sulle atmosfere, qui forse più coinvolgenti e mesmerizzanti.
The Swarm/November è uno split interessante, che magari lascia il tempo che trova vista la non particolare originalità dei pezzi proposti ma che nonostante tutto si lascia ascoltare con piacere. Una produzione un po’ più pulita e un tentativo di cercare di uscire dalle strade più battute avrebbero forse premiato ulteriormente queste due band, ciò nonostante ci sentiamo di poter dire che gli amanti di depressive e atmospheric black metal potranno trovare sicuramente qualcosa di loro interesse nella proposta di Wehmut e Skognatt.
(Autoproduzione, 2022)
1. Volcano (Skognatt)
2. The Swarm (Skognatt)
3. Tornado (Skognatt)
4. Traum (Wehmut)
5. Krank (Wehmut)
6. Todeswunsch (Wehmut)