Secondo album per gli Slower, supergruppo costituito da membri di Fu Manchu, Year of the Cobra e Monolord. Album che segue il loro debutto omonimo, sempre su Heavy Psych Sounds, costituito da sole cover degli Slayer. L’idea anche per questo secondo era di proseguire sulla medesima scia, realizzando per intero l’EP Haunting the Chapel, poi, però, strada facendo, le cose hanno preso una piega diversa, e le cover – su sei brani – si sono limitate a due. Riduzione che ha interessato anche la band, passata da sei a soli tre elementi. Perdita che però, non pare aver intaccato la resa sonora, che resta sinistra e inquietante.
Il sound è lo stesso del debut album, e guarda a un paradiso artificiale doom stoner dilatatissimo, pesante e opprimente, reso, però, meno soffocante dalla voce di Amy Tung Barrysmith (voce, basso, pianoforte) che dona quel tocco di imprevedibilità e di fascino spettrale, uscendo dagli schemi del genere. Per quello che riguarda le due cover – “Chemical Warfare” e “Haunting the Chapel” – la sostituzione della voce di Tom Araya con quella della Barrysmith non spegne l’ardore del brano, che, anzi, reso più lento, e coerente col mood del disco, acquista maggiore pathos, fino a sembrare più un brano degli Slower che degli Slayer.
Gli inediti della band sono sulla stessa linea d’onda, e quindi da considerare parte di un disco che suona davvero omogeneo. Un album per bruciare all’inferno. Inquietante. Gradevole. Malvagio. Ma terribilmente sensuale. Se inizialmente nascono come cover band degli Slayer, l’idea, oggi, è che si siano resi conto di quanto limitante per il loro potenziale fosse una scelta di questo tipo. Una scelta che non aggiunge nulla al loro calibro, e che, per assurdo, alla lunga, rischia di essere il loro tallone d’Achille. Alla lunga, se sapranno gestire il tutto, gli Slower saranno in grado di farci dimenticare il loro esordio da tribute band. E siamo certi che siano in grado di farlo, e anche piuttosto velocemente. Resta da vedere quanto le loro band di provenienza toglieranno spazio a questo loro neonato progetto.
(Heavy Psych Sounds Records, 2024)
1. Hellfire
2. Chemical Warfare
3. Gates of Hell
4. Sins of the Dead
5. Haunting The Chapel
6. Rage and Ruin