Tornano gli australiani Solkyri che tanto ci erano piaciuti in Sad Boys Club. Il combo non perde un grammo della potenza cinetica che li contraddistingueva, dando alle stampe Mount Pleasant, un lavoro solido e a fuoco.
“Holding Pattern” e “Potemkin” sono diamanti up-tempo con intrecci chitarristici davvero memorabili: stop and go e aperture melodiche si susseguono instancabilmente. Il drumming nervoso rimane tratto peculiare del combo: il suono secco del rullante in perfetta simbiosi con le pennate forsennate, vero trademark del gruppo, ci fanno pensare che davvero è valsa la pena aspettare cinque anni. Per chi amava il lato più malinconico degli australiani “Meet Me In The Meadow” sarà una piacevole sorpresa con una melodia di synth che sorregge tutto il brano. Lo stesso mood lo troviamo in “Time Away”, brano dall’incedere pigro e sognante. Di difficile digestione il pezzo successivo “Summer Sun” con suoni che onestamente sentirei solo in un pianobar, per fortuna, comunque, unico passo falso del disco. Dopo l’intermezzo “Well, Go Well” si chiude alla grande con “Gueules cassées”: si tratta di una vera e propria suite di oltre 7 minuti dal sapore psichedelico che sfocia in riff potentissimi.
Mount Pleasant ci dimostra come la band sia ancora in grado di emozionare. Per chi ama la musica strumentale epica e potente è un disco consigliato.
(Bird’s Robe Records, dunk!records, A thousand Arms, 2020 )
1. Holding Pattern
2. Potemkin
3. Pendock & Progress
4. Meet Me in the Meadow
5. Shambles
6. Time Away
7. Summer Sun
8. Well, Go Well
9. Gueules cassées