Altra release per la sempre più prolifica Godz Ov War, questa volta è il turno dei Soulcarrion, band del tutto nuova che se ne esce con un full senza nessun ritegno, con cattiveria e aggressività, doti che la label pare avere a cuore molto più di altre.
Certo, la Godz Ov War è intenta a macinare death metal come se fosse panini con il salame, ma io credo che alla luce di questo disco lo stia facendo anche un pochino alla cieca. Mi spiego meglio. Fino a ora si sono viste cose molto valide e molto interessanti per quanto riguarda il metal estremo, però una leggera scrematura sarebbe la prassi. Con questo non voglio dire che Infernal Agony sia un pessimo disco. Al contrario, è un lavoro che nella sua breve durata spara in faccia all’ascoltatore tanta di quella furia che ci si perde la vista e l’udito, ma tutta questa furia ha un prezzo, che in questo disco viene pagato molto caro. Da “Piles Of Ashes” fino a “World of Putridity” i riff sono delle falciate mortali, la voce è cavernosa a dir poco e i soli di chitarra puzzano (in senso buono) di Morbid Angel lontano un miglio. Ma la batteria che fine ha fatto? Perché si sente il ride, il rullante e basta, tutto il resto è talmente seppellito nel mix che bisogna concentrarsi parecchio per poterli sentire. Questo è uno dei due grossi difetti che ho riscontrato in questo lavoro: il secondo, e mi dispiace dirlo, è l’elementarità della scrittura. Presumo che sia stata adottata la filosofia “less is more”, ma questo tipo di mentalità funziona quando le poche idee messe in campo sono buone e funzionano bene, qui invece si percepisce una forte banalità soprattutto nei riff monocorde, tanto che a volte è difficile riconoscere un brano dall’altro. Certo, “Realms of Pain” magari riesce a fare un minimo di differenza, ma è troppo poco un brano contro otto.
Se proprio dovessi fare l’antipatico ci sarebbe da dire anche sulla cover art, poco ispirata e vista mille volte. Naturalmente un amante del death metal più diretto e puro potrebbe trovare del giovamento in questo Infernal Agony, ma solo pochi troveranno di che gioire qua dentro, confesso di essere intimamente uno di quei pochi, ma lavori come questo sono da usare per bacchettare chi li ha fatti e incitarlo a fare di meglio, perché le idee ci sono a volte, molto sporadiche, ma ci sono.
(Godz Ov War, 2022)
1.Piles of Ashes
2.Realms of Pain
3.Depth of Fear
4.Oblivion
5.Revenge is Mine
6.Cage of Nothingness
7.Infernal Agony
8.Night Ceremony
9.World of Putridity