Gli Steak sono una creatura underground nata nei sobborghi londinesi che da anni contribuisce a tenere in vita la scena musicale locale (non a caso il loro chitarrista Reece Tee è il fondatore del leggendario Desertfest). Partiti con una serie di EP, i quattro amici si accasano con la Napalm Records e incominciano la scalata nel mondo dello stoner/desert rock mescolandoci anche delle sfumature grunge. Se il primo disco Slab City era prettamente uno stoner psichedelico che peccava di originalità, con il successivo No God To Save si intravedono degli interessanti cenni di cambiamento che avrebbero portato a questo nuovo Acute Mania che comprende alcuni ospiti speciali alla voce ovvero Tom Cameron (ex Crystal Head) e Chantal Brown (degli heavy-psych Vodun, che invitiamo ad ascoltare) che affiancano il singer Kippa.
La chitarra slabbrata dell’opner “Wolves” fotografa in maniera nitida l’evoluzione degli Steak che decidono comunque di conservare le proprie origini stoner/grunge ma le inseriscono in un contesto molto più stratificato. Le aride melodie del passato si fanno molto più malinconiche ben esasperate dal fine lavoro chitarristico di Reece che raggiunge livelli di classe davvero notevoli. Il cantato si fa più esile ed allucinato con quella tipica e piacevole impronta novantiana ed è perfetta per ogni occasione che si tratti dell’arabeggiante distorsione di “Dead Meat” (ottimi gli assolo pregni di wah wah) o l’intenso malumore della dinamica “Ancestors” che contiene un groove solerte che non si accontenta mai. Anche la sezione ritmica ha diverse occasioni per dimostrare il proprio potenziale: la spinta ritmica del desert-psych rock di “Last Days”, con le sue derive bluesy nei solo, l’incalzante scambio nel rituale desertico a nome “Papas Special Custard” o le deflagranti incursioni della rocciosa “Frequencies” sono fulgidi esempi di una band maturata e decisa a fare un passo avanti variegando la proposta anche negli episodi più quadrati come la deflagrazione stoner di “System” e permettendosi anche di inserire uno squarcio soul nel finale della cupa “Mono”. Lo stoner, per quanto viva di molte diramazioni, è spesso vittima di immobilità artistica ed in pochi riescono a fare la differenza. Gli Steak hann fatto un piccolo miracolo che si spera non passi inosservato.
Potrebbe essere una delle migliori uscite stoner rock del 2022. In ogni caso resta il loro miglior disco!!!
(Ripple Music, 2022)
1. Wolves
2. Dead Meat
3. Ancestors
4. Last Days
5. Frequencies
6. System
7. Papas Special Custard
8. Mono