Quello in cui gravita il collettivo Tele.S.Therion è un mondo di non facile comprensione. Le norme che lo regolano presuppongono una libertà mentale che non si riscontra facilmente. Nekromantische Hexentvm [Ta Megala Mysteria] ne è l’ennesima conferma. Sette momenti (di cui tre suddivisi a loro volta in due sotto-momenti) con cui Tele.S.Therion crea e organizza una suite di circa sette ore. Oltre tredici giga di musica aurale disponibili nella sola versione digitale, per un’esperienza sensoriale tanto totalizzante quando destabilizzante e disturbante. Attivi dal 2007, i Tele.S.Therion negli anni hanno allargato il loro raggio operativo inglobando una lunga serie di musicisti dalle più svariate provenienze ed esperienze. La ricerca sonora del collettivo si basa su principi di improvvisazione e musica atonale che vanno ad elevare il lato cognitivo dell’ascoltatore portandolo ad una visione che normalmente non sarebbe in grado di elaborare. Il suono è visto come “materia vivente” che si libera degli stereotipi spostandosi verso l’arte acusmatica. Il loro processo creativo si basa sulla scelta di interpreti tra loro slegati, sia concettualmente che fisicamente. Ognuno di loro è completamente indipendente e per mantenere questa sua autonomia esegue le proprie partiture in modo singolo, separatamente dagli altri, senza sapere cosa stiano facendo o cosa faranno gli altri.
La loro è senza dubbio una proposta decisamente ostica, incanalabile, per accontentare i soliti irriducibili delle classificazioni, in un girone infernale che comprende ritual drone, musica concreta, avanguardia e suoni post-industriali, il tutto condito in salsa esoterica. I fondatori del movimento, Pietro Riparelli (K11) e Sandro Gronchi (SG), hanno cercato tramite questa loro liaison artistica di andare a fondere, in modo quanto più completo possibile, arte sonora e arte visiva, ritrovandosi nel corso degli anni a realizzare un percorso che li porta oggi alla realizzazione di questa monumentale esperienza multisensoriale, creando un “qualcosa a metà tra l’esperienza sinestetica vera e propria, e un più vasto insieme di stimoli di natura uditiva, visiva ed emotiva”. Anziché andare a raccontare il Male, Tele.S.Therion ha scelto di andare a ritroso, cercando di individuarne la genesi, individuata come la destinazione finale della ricerca. La migliore esperienza possibile da un punto di vista sensoriale è a loro dire da individuare nella completa immersione in uno stato di ascolto del silenzio che aiuti la percezione del suono in ogni sua forma, funzione e derivazione. Senza alcun tipo di distrazione. Al punto che nell’ipotetica esibizione “live”, l’ensemble rinuncerebbe alla presenza sul palco per lasciare spazio alla completa fusione con l’aspetto sonoro, per un’esperienza psicoacustica totale. Non è semplice raccontare sette ore di musica di questo tipo. Si tratta di un qualcosa che va oltre le nostre capacità/possibilità. Farlo ci metterebbe più in ridicolo che non in difficoltà.
Se concediamo a Tele.S.Therion di aver sviluppato ai massimi livelli l’arte del rumore entriamo nella giusta dimensione per poter affrontare questo Nekromantische Hexentvm [Ta Megala Mysteria]. Che, a loro dire raggiungerebbe la sublimazione ideale con la sovrapposizione acustica di due stessi CD, riprodotti nella medesima stanza, su altrettanti impianti stereo (di caratteristiche e qualità diverse tra loro), per realizzare quella che chiamano “proiezione multidimensionale del suono”, cioè la fisicità dell’esperienza uditiva. Forte è infatti la componente occulta e spirituale del progetto, che mira ad una ricerca intimista che superi i limiti della realtà ordinaria, attraverso una completa immersione dentro noi stessi. Grazie a questo superamento saremo quindi, finalmente in grado di vedere e sentire ciò che altri non vedono e non sentono, scoprendo il nostro “lato oscuro” più nascosto.
(Radical Matters, 2022)
I. [ceteris rebus omissis] – pt.1
II. [ceteris rebus omissis] – pt.2
III. [ceteris rebus omissis]
IV. [ceteris rebus omissis] – pt.1
V. [ceteris rebus omissis] – pt.2
VI. [ceteris rebus omissis]
VII. [ceteris rebus omissis]
VIII. [ceteris rebus omissis]
IX. [ceteris rebus omissis] – pt.1
X. [ceteris rebus omissis] – pt.2