La nuova creatura musicale di Josh dei To Kill giunge al suo secondo step con il nuovo EP, Galeforce. In realtà bisognerebbe parlare proprio di un discreto cambio di pelle, poiché questo lavoro segnerà il cambio di moniker dei Tempest in, appunto, Galeforce, per questioni di lutti, affetti e per voler marcare in modo netto e deciso il fatto che l’idea di Tempest era legata a filo doppio all’alchimia di una line up mutata nel momento in cui è venuto a mancare il precedente batterista.
I brani di Galeforce sono due: “Beneath the Waves” e la titletrack. L’orizzonte estetico è influenzato dalle avventure di Josh con Sea Sheperd e da quella natura ostile ed impassibile che, immaginiamo, venga tratteggiata nel documentario On the Wild Side, firmato proprio da lui. Quello stilistico si rifà, invece, a quel metalcore di inizio millennio impregnato di thrash, ma con toni nettamente più grigi e glaciali. E difatti Galeforce ha l’impatto di un’onda ghiacciata che ti agguanta all’improvviso in una corsa senza respiro, in cui le chitarre sono delle lame puntate alla faccia. Ma quella del thrash è solo un’influenza che arricchisce un hardcore fatto pure di breakdown, chorus pieni e intensi a velocità, ovviamente, ridotta e atmosfere tese e nervose. Certo, siamo curiosi di vederne la resa e la tenuta di tali dinamiche in un lavoro di più largo respiro.
Al di là dei soli sette minuti di musica, Galeforce è un EP da manuale, una mina incredibile che vale la pena segnalare a chiunque orbiti entro la sfera dell’hardcore. Autoprodotto in flexy-disc, uscito in digitale per Resist Records.
(Resist Records, 2019)
01. Beneath the Waves
02. Galeforce