Ci sono dei progetti musicali che guardano oltre l’esercizio stilistico e cercano di indagare e stimolare l’animo umano, diventando un luogo più che una sensazione uditiva. The Basic Sharpness of Emotions rientra a pieno in questa descrizione. Album di sette brani uscito nel gennaio del 2021 ad opera di Nicola Fornasari e Pier Giorgio Storti, duo che riesce a intrecciare con superbo gusto le texture organiche date dall’utilizzo di strumentazioni “atipiche” quali microfoni a contatto, nastri e field recording alle più tipiche sonorità dei sintetizzatori, violoncelli e clarinetto, riuscendo a creare una nuance di colori che delineano un paesaggio sonoro malinconico come solo l’inverno può essere.
“Twin” ci apre il cammino in questa foresta sonica dove dei fade di violoncello si fanno spazio tra il soundscape morbido dei sintetizzatori. Il timbro del brano è una spirale che amplifica le sensazioni dell’ascoltatore a ogni ripetizione di loop, che riesce a diversificarsi ogni volta senza mai essere noioso. “Sky Burial” è una marcia lentissima, una base orchestrale superbamente saturata che sia apre con l’andare del brano e che lascia il posto a un malinconico outro di organo che ci prepara all’ascolto della titletrack. Questa è probabilmente la composizione che più mi ha colpito, è una sinfonia graffiante che si fa spazio tra feedback distorti fino ad arrivare al climax finale che restituisce la stessa sensazione di un respiro profondo dopo un’apnea. Dopo la mantrica “Warped” si arriva a una svolta sonora con l’inizio di “Dreamoise”, che ricorda molto le sonorità dei primi Hammock. “Turtle Move” è affidata soprattutto al superbo clarinetto di Pier Giorgio Storti, che entra ed esce su un pattern ritmico che risuona ossessivo come un sortilegio. Il giro turistico di questo bosco supersonico si conclude con la malinconica “Coemergent Thought”, che come un’onda si ritira a metà della sua durata per poi esplodere nel disturbante pad finale che si contrappone alle eteree voci corali in sottofondo. Il silenzio che ne consegue è tagliente come il freddo.
Tanto di cappello ai That Which Is Not, album come questi sono un toccasana per chi ricerca uno stimolo superiore oltre quello uditivo nell’ascolto della musica. L’estremo feticismo che ho per i suoni distorti e super saturati rendono il sound di questo disco perfetto per un viaggio introspettivo. Se dovessi scegliere quale suono dare all’arrivo dell’inverno sceglierei questo disco.
(KrysaliSound, 2021)
1. Twin
2. Sky Burial
3. The Basic Sharpness of Emotions4. Warped
5. Dremoise
6. Turtle Move
7. Coemergent Thought