Anna Jordan nella vita di tutti i giorni è un’artista multimediale ungherese trapiantata a Berlino. Nel momento in cui decide di guardarsi dentro, e di mostrarci, tramite suoni non convenzionali, il contenuto del suo intimo più personale, si trasforma in The Allegorist. From Birth Until Death è il suo ultimo album, il sesto che ha realizzato finora. Quella di Anna è una figura di tutto rispetto in ambito artistico, in grado di misurarsi con le più diverse tecniche comunicative ed espressive, e che, difatti, ha scelto Berlino come proprio quartier generale proprio per la sua multidisciplinarietà e la sua apertura mentale.
Il disco, ispirato alla mitologia andina del condor come simbolo di immortalità, riprende, da un punto di vista strettamente concettuale, la tradizione che vede l’uccello sudamericano, una volta giunto in prossimità del proprio fine vita, raccolto sulle vette più alte, senza o quasi energia, pronto a lasciarsi cadere verso la morte. È qui, in questo deserto desolato, dimenticato dall’uomo, che si compie quindi il suo ultimo gesto, in piena connessione con la natura. La stessa che The Allegorist cerca di mettere in musica, attraverso un percorso che tocca mistero, arte e spiritualità, provando ad abbattere ogni convenzione che guarda all’omologazione. From Birth Until Death è un lavoro che guarda proprio a questo intimo legame tra la natura e l’uomo (inteso come essere umano), ergendosi a testimone di un momento meditativo e malinconico che, attraverso tre distinti momenti (riflessione crescita e trasformazione), definisce l’esistenza. Realizzato tra field recordings (catturati foresta di Grunewald a Berlino) ed elettronica, l’album è un concept che, come detto, ripercorre l’arco della vita con un approccio altamente introspettivo e toccante. Un cerimoniale senza tempo, costruito con perizia, attenzione e meticolosità, che potremmo pensare come ad una colonna sonora cinematografica. Quello di The Allegorist è una sorta di dark ambient oscuro che si caratterizza per una forte connotazione artistica che include filosofia, mistero, simbolismo e spiritualità, in un tentativo di sfidare, e abbattere i dogmatismi settari.
Magari non immediato come assimilazione, soprattutto per chi, abitualmente non è abituato a questo tipo di sonorità, ma che sa farsi apprezzare comunque, forte di una produzione che esalta le distanze tra i suoni rendendoceli meno ostici.
(Awaken Chronicles, 2025)
1. Birth
2. Momentum
3. Fata Morgana
4. In My Blood
5. From Birth Until Death
6. Andean Condor
7. Death