Già con il quinto album (V) i californiani The Bronx avevano sfornato un lavoro degno di nota potente ed incisivo che attingeva sia dall’hardcore/punk americano di gruppi storici come Black Flag o Bad Brains sia dalla corrente melodica derivante dagli anni ‘90. Questo nuovo disco chiamato ancora una volta in maniera semplice, Bronx VI, segna quindi il ritorno della compagine americana sotto la storica etichetta britannica Cooking Vinyl con la produzione affidata a Joe Barresi (Tool, Melvins, Bad Religion) presso gli House of Compression Studio a Pasadena, California. Va segnalato un’importante cambio di formazione in quanto entra alla batteria Joey Castillo (all’attivo anche con Danzig, Queens Of The Stone Age, Eagles Of Death Metal e molti altri) in sostituzione di David Hidalgo Jr. (al lavoro anche con Social Distorsion e Suicidal Tendencies).
Come il disco precedente, anche questa sesta opera parte a raffica di mitragliatrice con “White Shadow” a suon di riff rock’n’roll a mitraglia e fumanti a cura della coppia Ford/Horne, vocals al vetriolo ed una sezione ritmica micidiale che, grazie al nuovo entrato Joey, si presenta rinvigorita ed affamata di distruzione. L’hardcore punk dei The Bronx non è totalmente scontato ma riesce a stare in un bell’equilibrio fra violenza e melodia senza che nessuno dei due prevalga troppo. I giri melodici modello The Rolling Stones di “Watering The Well” strizzano l’occhio ad atmosfere più leggere come pure la melodica “Peace Pipe” o anche i decisi e grintosi cori trascinanti della potente “High Five”. Ci pensano poi le fucilate massicce della furente “Superbloom” (batteria e basso cazzutissimi) a riportare il treno sui binari o anche il basso gonfio di groove di mr. Magers nella fulminante “Curb Feelers”, la distruttiva “Breaking News” o “New Lows”. Ogni episodio dell’album fa il suo sporco lavoro nel giro di pochi minuti senza inutili perdite di tempo e sorprende il fatto che dopo diversi album ci sia ancora così tanta energia sprigionata. Non si può certo chiedere di più e non serve nemmeno l’originalità a tutti i costi quando i ritornelli funzionano ed anche le sezioni strumentali gasano a dovere. Nel punk o nell’hardcore non servono inutili giri di parole.
Oltre alle versioni dell’album in vendita tramite la Cooking Vinyl ognuno degli undici brani contenuti in Bronx VI sarà disponibile come traccia individuale in formato fisico, edizione limitata 7 pollici, con gli esclusivi artwork realizzati da artisti noti nel panorama hardcore, tra cui Estevan Oriol, Craig Stecyk, Tim Armstrong, DabsMyla ed altri. Chi ama il genere faccia suo questo disco, ma il consiglio va allargato un po’ a tutti coloro che cerchino qualcosa di semplice e potente ma allo stesso tempo di qualità. Graditissimo ritorno!
(Cooking Vinyl, 2021)
1. White Shadow
2. Superbloom
3. Watering The Well
4. Curb Feelers
5. Peace Pipe
6. High Five
7. Mexican Summer
8. New Lows
9. Breaking News
10. Jack Of All Trades
11. Participation Trophy