Approcher è il secondo EP nel giro di tre anni dei finlandesi The Chant, che segue il controverso New Heaven del 2014. Il sound, pur rimanendo pregno di malinconia ed atmosfera, enfatizza un approccio decisamente più elettronico alle composizioni aprendo nuove vie al sestetto nordico. Se di base le sonorità puntano a certo post-rock/shoegaze con un deciso gusto melodico british, in questo dischetto la componente più pop vira verso la new wave ed il dark.
Nella prima traccia “Unsolved” si sentono molto i Depeche Mode più intimisti e meno irruenti, con parecchi inserti electro che diminuiscono l’uso della chitarra, qui più minimale, relegandola ad un accompagnamento ritmico e meno incline alla melodia, specie per quello che accade nella seconda traccia. “To Surrender” è cupa e dura, quasi industrial per certi versi e sorprende non poco; è fredda e glaciale grazie anche ad effetti elettronici disturbanti, ben bilanciati da vocals sempre dolci ed evocative. “Approcher” rimescola ancora le carte con tastiere eteree, melodie sognanti ed in generale un andamento rilassato e soffice, una sorta di preambolo che anticipa l’epico finale chiamato “To Be Seen”, un brano pieno di chitarre liquide e più inclini al post-rock, davvero poco presente all’interno di quest’opera, che riportano alla mente le delicatezze sonore del capolavoro A Healing Place del 2012, in cui il sound era più muscoloso e meno artificiale.
La nuova opera dei The Chant stuzzica e mantiene la qualità su livelli alti, con suoni nitidi e cristallini, lasciando ben sperare per un nuovo album che non mancherà di appassionare e cullare l’ascoltatore come solo questa band sa fare.
(Lifeforce Records, 2017)
1. Unsolved
2. To Surrender
3. Approcher
4. To Be Seen
7.5