Ammetto di non essere mai stato un fan sfegatato di questo gruppo del New Jersey e pensavo che dopo Fantomas e altre “genialate” come Big Dumb Face, non ci fossero più nuove emozioni nel panorama del metal estremo. Fino ad ora, i The Dillinger Escape Plan non hanno mai trovato spazio tra le mie playlist; alcuni affermano che abbiano dimostrato troppo poco durante la loro carriera, altri li reputano addirittura “il gruppo più pericoloso della Terra” (New Musical Express, ndR); certo è che One Of Us Is The Killer sia un lavoro più che positivo. Per chi, come il sottoscritto, non ha mai osannato il “mathcore” e di conseguenza pensa che Miss Machine e Ire Works facciano parte di un sottogenere del metal da evitare, One Of Us Is The Killer potrebbe risultare inaspettatamente gradevole all’ascolto.
Il disco inizia con “Prancer” e “When I Lost My Bet”, che sprigionano un muro di suoni paurosi e indefiniti, ma ancor più notevole è “One Of Us Is The Killer”, che culmina in un ritornello tanto martellante quanto melodico, con un Greg Puciato in forma smagliante che canta “Now, one of us must die, and the killer won’t survive“; spicca nella tracklist anche “Understanding Decay”, una sorta di mix tra free-jazz e tamburelli diabolici. A metà del disco è già chiaro che cosa i DEP hanno voluto raggiungere, nella loro ricerca di un sound più “moderno”: mentre le strutture degli album precedenti potevano non convincere appieno, qui troviamo ritmi pesanti, lenti, melodici, morbidi; c’è una sorta di continuità tra le canzoni. Le esperienze passate sono state completamente assimilate e lo si percepisce dal canto “soul” di Greg Puciato che ricorda vagamente l’amico Mike Patton; Puciato riesce, risultando sempre credibile, ad andare avanti e indietro canticchiando e urlando, ad esempio su “Crossburner” e “Paranoia Shields”, che richiamano alla memoria ancora una volta lo stile di Mr. Bungle, Fantomas e Tomahawk. Il drumming incessante di Billy Rymer, i riff taglienti di Weinman e Liam Wilson creano un suoni che rapiscono l’ascoltatore.
Sarà necessario qualche ascolto per digerire ogni traccia singolarmente, ma nel complesso One Of Us Is The Killer è un disco davvero molto valido. Etichettare ora i The Dillinger Escape Plan come una mathcore band non è più possibile.
(Sumerian Records/Party Smasher Inc., 2013)
01. Prancer
02. When I Lost My Bet
03. One of Us Is the Killer
04. Hero of the Soviet Union
05. Nothing’s Funny
06. Understanding Decay
07. Paranoia Shields
08. CH 375 268 277 ARS
09. Magic That I Held You Prisoner
10. Crossburner
11. The Threat Posed by Nuclear Weapons