Il buon rock vecchio stampo gode sempre di ottima salute, seppure sia relegato ai big del genere. Nell’immenso sottobosco underground arrivano freschi freschi al debutto i tedeschi The Shadow Lizzards: il trio di Norimberga, con il primo ed omonimo album The Shadow Lizzards, non pretende di inventare nulla ma solo proporre della buona musica semplice e calda che arrivi diritta al punto. Come coordinate sonore si può parlare tranquillamente di vintage rock o comunque di quel rock a cavallo tra gli anni 60’ ed i 70’.
I punti di riferimento saltano subito all’orecchio durante l’ascolto dell’album, sono intuibili e nemmeno vengono nascosti particolarmente. Tracce come “Breathtaker” (che ha al suo interno anche una punta di psichedelia), “Sea of Curls” o la heavy rock oriented “Top of the Mountain”, sono inzuppate nel blues fino a soffocare con un lavoro chitarristico debitore dell’evergreen Jimi Hendrix con cascate di assoli e wah wah senza sosta. Ci sono poi episodi più lunghi ed epici (la potente “Go Down” e l’energetica “Walk On”) che ricordano i migliori Doors grazie ad arrangiamenti di hammond e vocals calde e piene.
Ovviamente non possono mancare i pezzi rock ad alto voltaggio quindi ecco comparire canzoni come l’hard rock à la Deep Purple “Rarity”, la dinamica “Power On”, la non troppo riuscita “Rip Me Off” e la devastante “Warzone”. Tutto è ben bilanciato tra frustate e momenti più atmosferici sebbene ci sia qualche problemino di suoni non ottimali nei quali a volte la batteria tende a prevalere, specie nei piatti.
Che dire di più? The Shadow Lizzards è un album semplice, diretto ed infuocato, proprio come il rock dovrebbe essere. Si sa a cosa si va incontro con dischi del genere. Long Live Rock’n’Roll!
(Tonzonen Records, 2018)
1. Power On
2. Rip Me Off
3. Breathtaker
4. Go Down
5. Overhaul
6. Sea of Curls
7. Rarity
8. Warzone
9. Top of the Mountain
10. Walk On