L’album – omonimo – di debutto per gli statunitensi The Stabbing Jabs è uscito nella sua originaria versione nei primi mesi dell’anno grazie alla francese Beast Records. Non sappiamo se per pigrizia, incuranza o incapacità, ma sta di fatto che il disco è passato totalmente sottotraccia un po’ dappertutto. Ed è un vero peccato, perché si tratta di un album veramente incendiario che meriterebbe ogni tipo di supporto. Fortunatamente per loro, e anche per noi ascoltatori, la statunitense Reptilian Records ha deciso di aprire la seconda parte del 2024 con la ristampa del disco, dandoci la possibilità di apprezzarlo a dovere.
L’album arriva, distrugge tutto e lascia solo macerie, grazie ad un assalto garage punk di ottima fattura che non lascia il tempo di respirare e non fa prigionieri, annientando tutto e tutti. The Stabbing Jabs è un disco che vi farà sanguinare, lasciandovi inermi a terra. Diretto e senza fronzoli, come tutti gli album realmente incandescenti. Come tutti gli album che scelgono di essere diretti, e che colpiscono duro. Come tutti gli album garage punk dovrebbero essere. Trascinante e coinvolgente come poche altre cose di questa torrida estate.
Un lavoro che riconcilia con la musica e che sembra arrivare direttamente dall’inferno, caratterizzato da un suono – giustamente e ottimamente – sporchissimo. The Stabbing Jabs non avrebbe potuto suonare che in questo modo. Pulirlo per renderlo più malleabile, e più gestibile da un punto di vista commerciale, avrebbe voluto dire non solo e non soltanto snaturarlo, ma addirittura annientarlo, spegnendone l’ardore, fino a renderlo completamente inoffensivo. Un album che riporta indietro la lancetta del tempo, e che ci presenta una band che dimostra di avere le idee chiarissime. Un album che faticheremo a togliere dal piatto del giradischi.
(Reptilian Records, 2024)
1. Broken Brain
2. Bad Slime
3. Drowning Girls
4. F-Bomb
5. Radiation Love
6. Uptown Blues
7. Little in Doubt
8. Bone and Breast
9. Little Lamb
10. Go-Go Wah-Wah
11. You’re a Drag