Riflettendo sul prog rock arriviamo subito ad immaginare le due scuole principali (c’è stata, seppure in maniera minore, anche una scena americano/canadese), ovvero quella inglese e quella tedesca. Rispettivamente, la prima scena è rimasta fedele a sé stessa e con il passare degli anni ha continuato a riciclarsi senza una chiara evoluzione finendo più in un limbo fanatico/collezionistico che prettamente sonoro. La scuola tedesca invece era quella più dura, meno aristocratica e decisamente votata alla sperimentazione nonostante sia arrivata leggermente dopo. I tedeschi The Sun Or The Moon, formatisi nel 2019, prendono ovviamente spunto dal kraut rock (o prog rock tedesco) ma ci inseriscono anche degli elementi psichedelico/melodici derivanti sia dalla psichedelia degli anni ’60/’70 che da alcune derive elettroniche più moderne (comprendenti un arco temporale di diversi decenni). Cosmic è il disco di debutto di questo quartetto teutonico, che si avvale di una notevole mole di strumenti assortiti.
Le sei tracce del disco sono decisamente lunghe e complesse, senza confini di spazio e di tempo, collocandosi in un mix di revival ma allo stesso tempo con marcate idee per distinguersi dalla massa in ambito qualitativo. La titletrack “Cosmic”, seppure sia l’ennesimo richiamo alla cultura arabeggiante, risuona ipnotica e densa di stratificazioni grazie a voci incantate, chitarre liquide e quelle sfumature elettroniche che creano il giusto tappeto atmosferico. In piena tradizione non potevano mancare le impennate a tutta distorsione con mostruosi riff di chitarra e basso ad intrecciarsi fino a sfumare nelle percussioni tribali della successiva ed erotica “Twisted Kamasutra”. Il mood cambia lasciando spazio ad un jazz soffuso dovuto ad un uso pacato delle tastiere ed un uso della chitarra più funky per poi lasciare che si insinuino delle nuance space rock/psichedeliche. Con il passare dei minuti il viaggio verso il cosmo si fa sempre più sinfonico grazie agli epici e visionari synth dell’eterea “Eldorado” (le chitarre più dure comunque non mancano) passando per la notevole tripletta finale. Questa ultima parte non sfigurerebbe in qualche colonna sonora sci-fi. “Julia Dream” segna l’inizio con quel dolce tocco di “piano in primo piano” accompagnato dal perfetto groove di basso che scandisce l’irruenza del fragore chitarristico. Il percorso si fa via via più robotico con “Trippin`on Mars” grazie al suo sapiente uso di synth/elettronica mescolati agli strumenti rock che si innalzano al cielo con maestosità verso la galassia più sconosciuta. Il mantra spaziale prosegue con la suite finale di dieci minuti a nome “Space Travel Agent”, pregna di un maestoso crescendo dove tutti gli strumenti si intrecciano in un turbine multi sfaccettato dai colori sgargianti. Si può discutere all’infinito sul fatto dell’innovazione e che, in fin dei conti, anche i The Sun Or The Moon non propongano nulla che sia già stato scritto, eppure c’è la convinzione che questo combo teutonico riesca magnificamente a fare il suo lavoro non annoiando e non risultando mai banale o troppo legato ai nomi grandi del passato. L’identità verrà fuori, basta lasciare il tempo alla band di crescere.
Cosmic è un bellissimo album psichedelico suonato con classe e raffinatezza e che saprà appassionare anche i cultori di sonorità più dure. Consigliatissimi!
(Tonzonen Records, 2021)
1. Cosmic
2. Twisted Kamasutra
3. Eldorado
4. Julia Dream
5. Trippin’on Mars
6. Space Travel Agent