I Virtual Time sono una band veneta da Bassano Del Grappa attiva dal 2012, che nel giro di pochi anni ha pubblicato diversi album finché nel 2019 decide di pubblicare una doppia opera. La prima è un box contenente tutti i dischi usciti (4 con gli inediti ed uno con una raccolta delle migliori tracce eseguite dal vivo) e la seconda è questo Pictures che si presenta come una compilation dell’intera carriera del quartetto.
Negli anni il gruppo ha attraversato diversi generi musicali abbracciandone le caratteristiche e cercando di inglobarle nel proprio sound che parte comunque dal classic rock.
C’è da dire che far uscire una raccolta dopo così pochi anni di vita è una scelta un po’ troppo azzardata anche perché la formazione non ha ancora raggiunto la piena maturazione. Basta ascoltare difatti la raccolta per capire il perché. Ogni traccia suonata, in qualche modo, può essere raccolta in un insieme e divisa dalle altre segno che non si cerca di integrare le influenze ma al momento tutto è preso a scaglioni. Si può sentire il folk-rock settantiano (“Nowhere Land” con il suo tocco psichedelico nel finale o “Beyond the Sun” dagli ottimi assolo di chitarra) ed un certo rock-pop moderno o anche alternative come la soffice “Charmed” o la più ricercata “Heaven is Asking” con un taglio sonoro particolare. Episodi più semplici come “Just You” mescolano il rock ed il blues attualizzandolo sporadicamente (ottima la prestazione vocale bella piena e rigorosa) mentre gli episodi più atmosferici donano sensazioni piacevoli, come la notturna dal tocco acido “Falling Away” o la ballad “Distant Shores”. Il sentore è che le idee personali siano ancora latitanti e che fatichino a venire fuori non permettendo di capire il vero valore della band. Ben quattro tracce poi sono fortemente debitrici dei Led Zeppelin, vale a dire “I See the Moonlight”, “The Adventure of Funky Boy” o la dura “She” che però ha una variante più psichedelica ed oscura. Anche “High Class Woman” si rifà agli Zeppelin eppure ha qualcosa in più grazie a delle dinamiche più variegate che mostrano un guizzo di creatività, peccato che come pochi altri sia un episodio abbastanza isolato. In merito alla padronanza strumentale nulla da dire, ma in fatto di composizione pare che la band debba ancora raggiungere la piena maturità.
Pictures è una compilation comunque interessante che può far conoscere una band che ancora non ha dimostrato del tutto di cosa è capace, ma che anche potrebbe stuzzicare la curiosità di molti, specie per chi crede che i Greta Van Fleet siano l’unica band meritevole di questo mondo.
(Go Down Records, 2019)
1. Charmed
2. Just You
3. Beyond The Sun
4. High Class Woman
5. Heaven Is Asking…
6. The Adventures Of Funky Boy
7. I See The Moonlight
8. Nowhere Land
9. Falling Away
10. She
11. Distant Shores
7.0