Ci siamo buttati sul nuovo lavoro degli inglesi Vnder A Crvmbling Moon carichi di aspettative, ma non nascondiamo che alla fine siamo usciti un po’ delusi dall’ascolto di II: Aging & Formless, il loro terzo full-lenght. Post-metal venato da una leggera dose di elettronica ed effettistica, molto debitore dei Cult of Luna e dei Rosetta, senza ahimè avvicinarsi alle loro vette emotive. I Nostri suonano infatti un po’ piatti, cercano di essere dinamici nell’avvicendare strutture di vario tipo all’interno dei sette pezzi che compongono il lavoro, ma non riescono ad andare oltre la soglia del compitino ben svolto, non riescono a toccare le corde giuste per farsi ricordare.
Strutturalmente le canzoni sono perfette nel loro alternare vuoti e pieni, momenti di stasi e crescendo impetuosi, e certe parentesi sono oggettivamente ben fatte e interessanti: si veda a tal proposito la parte centrale di “The Breathing of Monsters”, degna figlia degli Isis di Oceanic, lavoro del quale gli inglesi fanno propria la cadenza e la forza nel creare strutture possenti che deflagrano in una coda epica che potrebbe ricordare anche qualcosa dei Fall of Efrafa più tragici. Gli svedesi Cult of Luna restano comunque il riferimento più importante, e vengono quasi omaggiati quando, nella penultima traccia, gli Vnder A Crvmbling Moon virano su lidi malinconici, nebbiosi e pensivi che ricordano moltissimo “And With Her Came the Birds” di Somewhere Along the Highway: non un plagio sia chiaro, ma è indubbia una forte somiglianza di atmosfere e di ritmiche, prima di cedere il passo alla conclusiva “Bury Me With The Fallen Trees”. È forse questo il brano meglio riuscito dell’intero album, un gradino superiore all’altro pezzo forte che risponde al nome di “Breach The Sky “. Qui oggettivamente i Nostri danno il meglio di loro, e anche se la canzone è un po’ altalenante nell’intensità dei momenti proposti non si può non riconoscerne la bontà.
II: Aging & Formless si lascia ascoltare ma non colpisce, e anche dopo svariate sessioni riescono ad emergere solo pochi guizzi in mezzo ad un mare non noioso, ma un po’ piatto sì. Come anticipato gli Vnder A Crvmbling Moon hanno svolto un compito formalmente ineccepibile ma non originale, cosa che li lascia galleggiare in quel limbo di gruppi bravi, ma che potrebbero senz’altro fare di più.
(Ripcord Records, 2024)
1. Nomad
2. Nocturnal Passenger
3. Procession
4. Breach The Sky
5. The Breathing of Monsters
6. Fall… Still
7. Bury Me With The Fallen Trees