Il problema è: come siamo messi oggi con il progressive metal? Non intendo proprio specificatamente ma più in generale; l’ambiente del metal progressivo è popolato da ascoltatori per lo più difficili e tradizionalisti. Cosa abbastanza paradossale se si pensa che c’è la parola “progresso” nel nome di questo genere, ed è per questo che stupisce la scarsa apertura degli amanti di questo genere piuttosto che dei blackster. Perché scrivo questo? Perché è molto probabile che nonostante lo splendore di questo disco, sarà difficile che piaccia ai più.
Mettiamola così: i Voyager hanno fatto il botto ultimamente presentandosi a Eurovision e la cosa non è vista di buon occhio dai trve, anche se va detto, hanno fatto la loro gran bella figura, considerato che sono stati apprezzati da chi segue assiduamente l’evento musicale più grande al mondo e questo possiamo dirlo è invero una grossa vittoria per il metal. Ma parlando del disco: Fearless in Love è un polpettone di progressive metal di nuova generazione, quel sound partorito possiamo dire tranquillamente anni fa con il progetto Being a cui prese parte anche Misha Mansoor. Qui però troviamo anche parecchia elettronica che va a rendere il tutto particolarmente sfumato, ergo non stiamo parlando di un sound secco e pieno di perizia tecnica, ma più di qualcosa che richiama una sorta di Haken ma che suonano con Rick Astley negli eighties. Quindi metal da discoteca che può piacere o non piacere, ci mancherebbe, ma queste incursioni pompose e istrioniche da strobo e braccialetti fluo funzionano e senza il bisogno di sparare riff articolati e assoli da venti note al secondo abbiamo qualcosa che acchiappa davvero, pieno di groove e che effettivamente fa ballare. E quindi lo possiamo promuovere tranquillamente.
Non piacerà a molti e su questo non ci sono dubbi, ma non importa, chi ha il naso sensibile può starsene alla larga senza problemi e proseguire la sua vita in tutta gioia. Per coloro che invece hanno voglia di un sound fresco e che si cibano di Haken, Four Stroke Baron e musica dance, questo album non se lo facciano scappare.
(Season of Mist, 2023)
1. The Best Intentions
2. Prince of Fire
3. Ultraviolet
4. Dreamer
5. The Lamenting
6. Submarine
7. Promise
8. Twisted
9. Daydream
10. Listen
11. Gren (Fearless in Love)