I texani Warlung arrivano al quarto disco di fila con la Heavy Psych Sounds, mostrando una notevole progressione riscontrabile album dopo album che si sublima oggi con questo loro Vulture’s Paradise. Il contesto in cui ci invitano a calarci è quello di un disco molto meno stoner di quanto potessimo immaginare, che strizza più di un occhio alla psichedelia più occulta di stampo italiano degli anni Settanta. Quello che mi piace particolarmente dell’album è la scelta di puntare sul groove staccandosi però da quel desert sound ormai ripetitivo fino all’eccesso, che continua a specchiarsi in sé stesso senza riuscire a produrre nulla che possa essere realmente interessante.
Vulture’s Paradise è caratterizzato da un riffing immediatamente contestualizzabile come detto nei Settanta, che però riesce a mostrare quella voglia e quella capacità di variare inglobando elementi più vicini alla nostra contemporaneità, mantenendo un buon amalgama di base che dà sostanza ai brani. Il tutto senza eccessi sonori, ma affidato ad una struttura portante granitica che non mostra mai cedimenti, e che presenta più di una venatura doom di stampo europeo. Sono loro stessi a sottolinearlo nelle note allegate all’album: “Sapevamo che dovevamo fare le cose in grande con Vulture’s Paradise. Queste canzoni hanno trovato il perfetto equilibrio tra un suono crudo e dal vivo e psichedelia. Sebbene i temi lirici ruotino attorno alla morte e alla distruzione, la musica è più viva e creativa che mai“.
Si tratta sostanzialmente di un album completo sotto tutti i punti di vista, dalla produzione alla costruzione dei brani, mai ripetitivi, mai banali nelle scelte, e sempre pronti a sperimentare soluzioni che risultano quanto mai azzeccate all’idea di fondo e utili a fortificare l’impatto generale del disco. Un album che, nonostante una greve pesantezza riesce però a mantenere quel tocco di orecchiabilità che intriga sin dal primo ascolto. La colonna sonora ideale per chi si ritrova in un infuocato deserto texano popolato senza anima viva, regno di crotali spietati che ci attendono tra carcasse di animali e avvoltoi che sorvegliano tutto dall’alto.
(Heavy Psych Sounds Records, 2022)
1. Hypatia
2. Sky Burial
3. Vulture’s Paradise
4. Demonocracy
5. Return of the Warlords
6. Grave Marauders
7. Caveman Blues
8. Worship the Void
9. Runes