Che il post-rock abbia stretto un legame forte con le immagini e tutto ciò che porta suggestioni cinematiche è cosa nota, basti pensare agli australiani Dumbsaint e ai loro album con immagini a seguito. I belgi We Stood Like Kings nei loro album musicano film girati da altri componendo una colonna sonora “alternativa” all’originale – come compare nelle loro pagine social loro suonano “live soundtracks for silent movies”.
USA 1982 è una reinterpretazione della soundtrack di Koyaanisqatsi, film documentario del regista Godfrey Reggio. Il film – se non l’avete visto consiglio di correre ai ripari – è uno spaccato della nostra civiltà con una fotografia suggestiva che porta lo spettatore tra le bellezze della natura e le caotiche città costruite dall’uomo. Il combo di Bruxelles ha un tratto particolare che contraddistingue da sempre le proprie produzioni: la presenza in essere della bravissima pianista Judith Hoorens. Il suo pianoforte letteralmente domina ogni composizione donando alle performance del gruppo un gusto neoclassico vicino a Chopin.
Il lavoro è suddiviso in due dischi che rappresentano perfettamente il mood del film. La parte prima risulta la più suggestiva, legata alle bellezze della natura, ed è composta da brani ariosi. La lunga “Four Corners” ne è il fulgido esempio con il suo evolversi placido, che passa da timidi fraseggi di piano ad una vera e propria esplosione nel cielo nel finale. Di ben altra pasta la seconda parte più cupa, come in “Night Owl” dove le chitarre si irrobustiscono, e nella successiva “Machines”, vero capolavoro del disco con un crescendo di piano che toglie il fiato.
Con questo terzo lavoro i We Stood Like Kings riesco a mettere definitamente a fuoco il loro suono bilanciando egregiamente le parti più chitarristiche con la leggiadria del pianoforte. Oltre il post-rock.
(Kapitän Platte records, 2017)
1. Holy Ghosts
2. Four Corners
3. Nuages
4. Heat Haze
5. 33 Eleven
6. Grand Illusion1 Night Owl
2 Machines
3 Eldoradosis
4 I Like That
5 Atlas Centaur