Sempre gradita la presenza di questi ragazzotti e anche in questo 2022 i Werewolves ci graziano e ci deliziano con il loro sound ibrido che scaturisce da From the Cave to the Grave. Gli australiani ci danno sotto e sfornano un altro disco che è goduria e divertimento fin da subito.
Penso sia davvero difficile prendere un qualunque disco dei Werewolves e pensare che non ci sia da divertirsi, d’altronde sono pur sempre eredi di una delle band più estreme che la storia del metal abbia visto fino a ora. From the Cave to the Grave non si distanzia molto dal precedente What A Time To Be Alive come dal primo The Dead Are Screaming, la soluzione è stessa, sempre la stessa: mescolare ritmiche e attitudine grindcore con la furia del death metal e la freddezza delle sonorità infauste del black metal. Questo nuovo lavoro, con la sua scrittura letale e oltraggiosa è in sostanza un polpettone di carne tritata da un macellaio impazzito che non intende fermarsi e a noi piace sinceramente così, ci piace che ci si faccia male. Si tratta di una manciata di brani tra cui spuntano le devastanti “We Are Better Than You” e “Nuclear Family Holocaust”, per una mezz’ora abbondante in cui la batteria è una schiacciasassi e i riff richiamano la rotazione della sega a disco, una bellezza assoluta, soprattutto se in tutto questo c’è un Sam Bean bello carico e sputante addosso all’ascoltatore odio e terrore.
Molesto e devastante questo album, sicuramente decisamente più raffinato degli ottimi due lavori precedenti, ma che di sicuro non ha perso lo smalto, anzi. Un disco perfetto per quelle persone che si nutrono quotidianamente di Berzerker, Dimmu Borgir e Man Must Die.
(Prosthetic Records, 2022)
1. Self-Help Book-Burning
2. We Are Better Than You
3. All The Better to Eat You With
4. Cruching Heaven’s Mandate
5. Harvest Of The Skulls
6. Oedipus Tyrannus
7. Nuclear Family Holocaust
8. Pride and Extreme Prejudice
9. Watch Your Mouth