In questi ultimi anni sono cresciute ed anno preso piede alcune realtà dedite al symphonic deathcore dotate di grandi capacità tecniche e creative, basti pensare agli Shadow of Intent oppure ai nostri conterranei The Big Jazz Duo, ed è proprio a questo sottofilone che appartengono i belgi When Plague Collides, formazione proveniente da Aarschot approdata dopo un EP ed alcuni anni di gavetta al primo full length dal titolo Tutor of the Dying.
Pur trattandosi di un’autoproduzione, si percepisce immediatamente la cura profusa nel confezionare Tutor of the Dying partendo da un artwork dal taglio decisamente accattivante sino ad arrivare all’ottima qualità dei pezzi registrati. Immergendoci nell’ascolto incontreremo “Messengers of the Holy Falsehood”, brano di quasi sei minuti il cui incipit è composto da un’introduzione strumentale costituita da un tappeto di tastiere e cori spettrali ai quali vanno poi ad unirsi riff taglienti e rullate di batteria, poco dopo si scatena un vero e proprio assalto sonoro in cui strutture cadenzate e muscolose si intrecciano sapientemente con le parti melodiche prodotte dalla tastiera, il tutto rifinito da una serie di breakdown massicci. “Legion” si affida invece ad alcuni arpeggi di matrice melodic death i quali verranno poi spazzativi via da raffiche di blast beats e riff vorticosi puntando su incalzanti velocità d’esecuzione.
Decisamente interessante la successiva “Dictating Violence” che ospita Ben Duerr, vocalist dei precedentemente citati Shadow Of Intent, subito riconoscibile grazie ad un’inconfondibile timbrica di scream ed un growl profondo e cavernoso. La traccia si muove tra coordinate black/death a là Behemoth fondendosi poi con ritmiche più classiche legate agli stilemi del genere alternando sapientemente mid ed up tempo e inanellando una serie di breakdown spezzacollo. La title track invece ci riporta verso canoni più classici tornando all’interno dei confini puramente deathcore, dando vita ad un sound quadrato ed efficace. Infine menzione d’onore per “Fleshmould” uno dei brani meglio riusciti dell’intero platter, all’interno del quale i When Plague Collides creano l’amalgama perfetta tra sinfonia e brutalità alternando riuscitissimi pattern di tastiera e riff pacati a rallentamenti pachidermici, con tanto di break devastanti sui quali fa capolino il growl gutturale di Luke Griffin, in forze agli Acrania.
Possiamo dunque affermare, senza esagerazioni, che Tutor of the Dying sia un’opera azzeccata e ben riuscita grazie alla quale i When Plague Collides non faticheranno ad emergere dall’underground ed accaparrarsi nuovi fans. Non ci resta che attendere una loro prova in sede live per vedere se riusciranno a dimostrarsi all’altezza delle registrazioni in studio, nel frattempo prendiamoci il nostro tempo per assaporare questo disco.
(Autoproduzione, 2018)
1.Messengers of the Holy Falsehood
2.Fertilization With the Body of Men
3.Legion
4.Dictating Violence (ft. Ben Duerr)
5.Als Imperatieve Grootmacht
6.Tutor of the Dying
7.Fleshmould (ft. Luke Griffin)
8.Belials Archetype
9.Marked For Destruction (ft. Tim De Ridder)
10.Corpus Maleficus
11.Vows
8.0