Difficile che non passi qualche anno senza una nuova release del duo americano White Hills, celebre coppia newyorkese formata da Dave W. ed Ego Sensation. Dopo l’exploit dovuto alla partecipazione nel meraviglioso film Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch, i due musicisti hanno avuto una consistente impennata di popolarità che li ha spinti a lavorare sempre pubblicando diversi EP ed album. Questo nuovo The Revenge Of Heads On Fire segue di circa due anni il disco precedente, confermando nuovamente il loro sound devoto allo space rock psichedelico, principalmente strumentale, facendosi aiutare da Bob Bellomo per le parti di batteria.
L’album ha una durata consistente e ciò, nel bene e nel male, è una garanzia per chi segue questo progetto da un po’ di tempo. Ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso importante la band come le sferragliate di basso (“Radiate”), l’aggressivita garage/punk chitarristica (“Eternity”), rituali cosmico-psichedelici (“Inoke Tupo” e “Speed Toilet”) ed ovviamente i consueti deliri lisergici dettati dal guitarwork di Dave (“The Instrumental Head”). La recensione potrebbe anche finire qui. I White Hills sono sempre una garanzia del genere e questo è allo stesso tempo anche un loro limite: il loro riuscire a tenere sempre una qualità costante ha anche il difetto del non farli schiodare da quel limbo che si sono creati, non facendo comprendere appieno le differenze fra gli album se non in maniera molto sottile. Le stesse tracce più quadrate, per quanto aggressive al punto giusto, faticano molto a differenziarsi da quanto fatto in passato (il groove di “Oceans Of Sound” e il garage distorto in “Visions Of The Past, Present And Future” e “Silent Violence”); però c’è qualche piccola e succosa variazione che si spera porti a qualcosa di più: l’elettricità sexy/notturna in “Is This The Road?”, il noise di “VTDS” ed il mastodonte di oltre venti minuti a nome “Don’t Be Afraid” che riesce a non annoiare e tenere l’attenzione abbastanza costante variegando al meglio la traccia.
In definitiva il disco è buono e si lascia ascoltare, però non sorprende particolarmente.
(Heads On Fire Industries, 2022)
1. The Instrumental Head
2. Radiate
3. Inoke Tupo
4. Oceans Of Sound
5. Speed Toilet
6. Is This The Road?
7. VTDS
8. Don’t Be Afraid
9. Vision Of The Past, Present And Future
10. Silent Violence
11. Eternity