Ebbene, i Wojtek, condottieri della Padova lorda, quella che puzza di asfalto bagnato, rientrano in carreggiata con quello che possiamo prendere per l’anticamera di una seconda vita. Nell’abisso del mio io arriva nelle nostre case con delle novità. Quali?
Nell’abisso del mio io giunge dopo un periodo in cui molti di noi si chiedevano cosa ci si sarebbe aspettato di nuovo da loro e quei bravi ragazzi hanno chetato i dubbi nel miglior modo possibile. Confezionare quattro pezzi che sapessero di Wojtek, sì, ma con un sapore in più. Con l’ingresso in formazione di Leonardo Amati (Slander), la band mette insieme quello che assume forse ancora di più la vera forma di ciò che viene definito sludgecore. È sporco, fangoso, rabbioso e impulsivo. La presa di direzione verso la totalità dei testi in italiano è coraggiosa, perché si fa strada il dubbio secondo cui “può funzionare fuori dal paese degli spaghetti e dei mandolini?”. Non lo sapremo finché non lo vedremo, quello che posso dire da italiano è che i testi qua dentro sono profondamente espressivi, molto diversi da quelli passati, due modalità completamente differenti di dire certe cose ed è qui che entra in ballo la componente hardcore, che ha riscritto la fisionomia del sound dei Nostri. Anche se non lo sai, te ne accorgi che Leo arriva da quel mondo, si sente e non ne fa mistero. Una cosa che ha sempre contraddistinto i Wojtek (come anche altri eh, si capisce), la trasparenza, che non è qualcosa da sottovalutare. A tratti questo disco fa ricordare vecchie glorie italiane, di sicuro band come gli Skruigners per quanto riguarda i testi, ora metaforici e ora no, può far ricordare gemme dimenticate come i Kompagni Di Merenda per quanto riguarda certe linee vocali. Strumentalmente tutto questo è un perfetto connubio di doom à-la Doomraiser, puro sludge che rimanda al seminale Enemy of the Sun dei Neurosis e il più caustico hardcore che ne arricchiva le sonorità. E basta, non c’è niente altro, ma va bene così, basta e avanza.
Alla fine della fiera questo è solo un altro bel capitolo di una band che ha deciso di andare avanti, nonostante tutto. Niente li ferma e io in quanto redattore posso dire di esserne soddisfatto, in quanto fan della band invece posso dirmi felice. Ma questo è l’inizio, vedremo dove porterà questo nuovo inizio. Io sinceramente spero in un futuro radioso.
(Shove Records, 2025)
1. E quando il sole si spegnerà, saremo noi a bruciare il cielo
2. Ritmi
3. Veleno d’Ombra
4. Specchio
7.5