Non è una novità che di recente tutto ciò che è inerente a doom e stoner stia incontrando i favori di un grande pubblico, costituendo una scena che sa di generazione, di fenomeno. Come ogni generazione e come ogni fenomeno, però, questo porta ad una vera saturazione del mercato, con grandi quantità di nuove band che si affacciano quotidianamente su esso. Proprio nelle coordinate della musica del destino si inseriscono gli svizzeri Wolf Counsel, duo formato nel 2014 con all’attivo il debut album Vol. 1 – Wolf Counsel (2015) che si ripropone a breve distanza con questo Ironclad.
La band dichiara di essere influenzata da “qualunque cosa sia pesante e lenta”, e lo mette in chiaro con i due brani d’apertura: siamo davanti ad una versione abbastanza canonica di doom metal, a volte più evocativa (“Pure As The Driven Snow”) a volte macchiata di stoner e arroganza (“Ironclad”). Nonostante le buone intenzioni e la qualità di certi episodi (come il trascinante refrain della già citata title-track), dai brani non emerge né una personalità ben definita né l’attitudine da schiacciasassi che il genere prevede. Al contrario, il songwriting appare manieristico e privo di mordente, teso alla prolissità, e di certo le vocals pigre e sgraziate (“Shield Wall”) non aiutano a rendere il piatto più digeribile. Inoltre, nella seconda metà dell’album l’attenzione diminuisce inevitabilmente, malgrado alcune efficaci parentesi psichedeliche – come nella conclusiva “Wolf Mountain” – che non riescono comunque a risollevare le sorti del disco.
In un sottobosco così affollato è necessario ritagliarsi un proprio spazio riconoscibile, pena lo scarto immediato nel dimenticatoio. Il gusto dei Pallbearer o l’attitudine degli Yob sono difficilmente agguantabili, ma la personalità e l’abilità compositiva di band minori come SOON ed Hangman’s Chair (segnaliamo qui e qui le rispettive recensioni dei loro ultimi lavori) potrebbero essere un chiaro esempio di come trovare una via che sia propria. Non è sufficiente essere “pesanti” e “lenti” nel 2016, quando queste caratteristiche sono ormai minimo comune denominatore di un’intera porzione di heavy music. Ci sentiamo, dunque, di consigliare Ironclad solo ai fan più affamati del genere; i restanti possono andare oltre, nell’attesa che i Wolf Counsel riescano a plasmare per la loro musica una forma adeguata alla passione che dimostrano di avere.
(Czar Of Bullets, 2016)
1. Pure As The Driven Snow
2. Ironclad
3. Shield Wall
4. The Everlasting Ride
5. Days Like Lost Dogs
6. When Steel Rains
7. Wolf Mountain