Sono passati praticamente tre anni dall’ultimo disco dei Wolfbrigade, forse un po’ troppi considerando l’importanza della band svedese e l’impatto che ha avuto in passato nella scena D-beat e crust punk. Offrendo una proposta sì legata alla velocità e all’irruenza del punk ma pesantemente influenzata anche dalla scena death metal scandinava, i Wolfbrigade sono stati amati fin da subito da un pubblico molto eterogeneo.
Prendendo ispirazione dai cani anticarro usati nella Seconda Guerra Mondiale, gli svedesi rompono il silenzio con Anti-Tank Dogs (uscito per l’italiana Agipunk). L’EP in questione è, come ci si aspetta, una breve ma intensissima rasoiata di puro crust punk, servito con un’attitudine alla Motörhead ma con suoni che osannano i Discharge. Delle tre schegge impazzite che lo compongono, in particolare, ci sentiamo di segnalare “Necronomium” come vincitrice del titolo per la traccia migliore. Le altre due, la title-track e “Brain-Ruler” sono onestissime dosi di D-beat come solo i Wolfbrigade sanno fare, dando per scontato che quando ci si accosta ad un nuovo lavoro della band non ci si possono aspettare grandi rivoluzioni nel sound, ma solo ulteriori prove di coerenza e attitudine.
I licantropi svedesi quindi sono di nuovo sulle scene, e Anti-Tank Dogs ne è una prova violenta e concreta. Inutile dire che, dopo il suddetto EP, il grado di aspettativa per il prossimo full length è altissima. Grazie per essere tornati, anche se non ve ne siete mai andati.
(Agipunk, 2022)
1. Anti-Tank Dogs
2. Brain-Ruler
3. Necronomium