Da ormai svariati anni a questa parte l’Australia si sta dimostrando patria di ottime band deathcore che puntano sulla qualità e sulla personalità, piuttosto che limitarsi a scopiazzare le formazioni più blasonate a stelle e strisce. Parlando degli Xenobiotic, si tratta di un gruppo attivo dal 2011 che fonde sapientemente deathcore e technical-death metal, dando vita ad un sound massiccio e ferale impreziosito da ottima perizia tecnica ed un vigoroso songwriting.
Hate Monolith è un EP che vede la luce a due anni di distanza dal disco precedente intitolato Mordrake; i nostri hanno approfittato di questo periodo di pandemia e di stop forzato degli eventi live per perfezionare il proprio sound e produrre il nuovo materiale che troveremo all’interno del platter. Si parte con “Autophagia”, un vero e proprio assalto frontale senza fronzoli nel quale batteria e chitarre danno vita a ritmiche serrate, in un crescendo di devastazione sonora arricchito da pesanti breakdown piazzati sapientemente; il tutto è rifinito dallo screaming particolare del vocalist TJ Sinclair, dotato di una particolare estensione vocale che ogni tanto sconfina al limite di grida schizofreniche. La successiva “The Wretched Strive” fa gran sfoggio di tecnica, il basso incalzante e rapidi cambi di tempo ricordano in certi frangenti i loro conterranei Aversion Crown, il finale poi diventa un tripudio di riff vorticosi e culmina con melodie stentoree. “Pathos” si dipana tra up-tempo marcatamente tech-death assieme a riff sincopati; in questo caso i nostri si spostano su coordinate differenti rispetto ai brani precedenti ricalcando un po’ lo stile dell’ultimo album dei Job For A Cowboy. La conclusione è affidata a “Sever the Ties”, il brano più veloce ed incalzante del lotto tra piogge di blast-beat e riff serrati, affidandosi ad un approccio maggiormente diretto e muscolare; anche in questo caso gli Xenobiotic dimostrano di saper maneggiare sapientemente questo sound dando però il loro meglio nelle parti più “fredde e tecniche”.
In conclusione non possiamo che essere lieti di avere per le mani un nuovo disco degli Xenobiotic: il combo di Perth ha saputo ancora una volta confezionare un album solido e ben realizzato, in grado di riscuotere l’apprezzamento sia dei fan più giovani che degli ascoltatori più “attempati” come il sottoscritto; non resta che sperare di poterli vedere presto in azione sul palco ad infiammare il pubblico.
(Unique Leader Records, 2022)
1. Autophagia
2. The Wretched Strive
3. Nether
4. Pathos
5. Sever the Ties
6. Insomnia (Live at Oracle Sound)
7. The Light that Burns the Sky (Live at Oracle Sound)
8. Grieving the Loss of Self (Live at Oracle Sound)
9. Inverted (Live at Oracle Sound)
10. Saphris (Live at Oracle Sound)