Le doti di abili sperimentatori musicali dei Xiu Xiu non le scopriamo certo oggi, data la disinvoltura imbarazzante – in senso buono – con la quale riescono a muoversi tra musica classica, free jazz, new wave,noise rock e industrial. Non sempre i loro lavori sono stati ben focalizzati e di facile assimilazione, ma quello che sono riusciti a combinare stavolta i californiani ha dell’incredibile. Questi tre pazzi hanno ben pensato di stravolgere e rendere ancora più alienante quel capolavoro noir vintage rappresentato dalla colonna sonora di Twin Peaks, curata da Angelo Badalamenti. Sull’originale c’è ben poco da dire, in quanto si tratta di uno dei rari esempi in cui la corrispondenza tra atmosfere musicali ed immagini di una serie tv è perfetta. Ogni nota della colonna sonora di Badalamenti è colma di sapienza e cultura musicale e descrive in modo perfetto l’alienazione e il surrealismo presente in Twin Peaks, serie tv leggendaria creata da David Lynch. Gli Xiu Xiu hanno deciso di stravolgere completamente il lavoro di Badalamenti con un tributo che non snatura l’originale, spogliandolo di ogni eleganza dai sapori 50s e introducendo delle componenti noise/industrial/elettroniche che creano effetti analoghi, ammodernando il suono e facendolo evolvere verso lidi di contemporaneità convincenti. La nostalgia e la malinconia vengono sostituite dall’angoscia e da claustrofobie misteriose (“Laura Palmer’s Theme”, “Blue Frank – Pink Room”, “Nightsea Wind”, “Love Theme Farewell”). La dolcezza jazzy del cantato di Julee Cruise e Jimmy Scott viene rimpiazzata dal distorto strascicato della voce di Jamie Stewart, condito da digitalizzazioni estreme e tonalità corrosive e baritone (“Into The Night, “Falling”, “Sycamore Tree”). Le atmosfere catchy e ballabili sono stravolte da oceani di noise e dissonanze, senza più tracce di melodia e con un turbine di psichedelia straniante (“Audrey’s Dance”, “Packard’s Vibration”, “Dance of the Dream Man”) annegata su estratti ambient riverberati freddi ma al contempo delicati (“Harold’s Theme”). C’è pure spazio per raccontare attraverso la voce filtrata di Angela Seo da una cornetta telefonica degli estratti del Diario di Laura Palmer (“Josie’s Past”), ma l’episodio conclusivo dell’albo si tratta invero dell’unico momento un po’ noioso e troppo ostico del lotto.
Essendo un omaggio e una rivisitazione il voto non può essere troppo alto, ma è innegabile che gli Xiu Xiu abbiano reso giustizia alle intenzioni dell’accoppiata Lynch-Badalamenti, creando un disco più che rispettabile, colmo di sperimentazioni sonore che degenerano in inquietudine oscura quell’alone di mistero che permeava l’intera opera originale. Si sente l’assenza di una controparte video, vera parte integrativa ed integrante del disco originale, unione che elevava allo status di opera d’arte l’intero lavoro. Ma la vera forza dei Xiu Xiu è stata quella di saper ricreare col solo ausilio audio determinate soluzioni che non possono non piacere ai lettori di Grindontheroad abituati a certi stilemi oscuri e oppressivi.
(Polyvinyl Records, 2016)
01. Laura Palmer’s Theme
02. Into the Night
03. Audrey’s Dance
04. Packard’s Vibration
05. Nightsea Wind
06. Blue Frank – Pink Room
07. Sycamore Tree
08. Harold’s Theme
09. Dance of the Dream Man
10. Falling
11. Love Theme Farewell
12. Josie’s Past