Ero convinto che il titolo di miglior album hardcore del 2023 se lo sarebbe aggiudicato, senza particolari sforzi o temibili avversari da sgominare, Step Into the Light degli Acacia Strain, complici la sfacciata spietatezza e la letale essenzialità del lavoro. Questo prima di scoprire A New Tomorrow, full-length d’esordio – anticipato da due brevi EP – dei californiani Zulu. Il lavoro è una cannonata diretta in pancia, che spezza le ossa e squarcia le viscere sia stupendo con le proprie ibridazioni jazz e soul, sia spaventando con la propria ferocia power violence chiunque decida di dedicarvisi.
Quella condotta dagli Zulu – che nascono come progetto one-man-band dell’attuale frontman Anaiah Lei e accolgono nuovi membri a partire dal 2020 – è una narrazione non lineare, che non si sviluppa evolvendo durante la progressione delle tracce ma che alterna stili e generi. Dall’aggressione assoluta e spietata di pezzi come “For Sista Humprey” o “Fakin’ Tha Funk (You Get Did)”, in cui la vena power violence dei nostri si allarga fino ad allagare di sangue e breakdown l’ascoltatore, si salta a accattivanti intermezzi strumentali o spoken word, come “Shine Eternally”. In altri episodi ancora l’anima di “genere di periferia e di affrancamento sociale” dell’hardcore viene accostata ad altri stili fatti propri – almeno nell’intenzione originale – dalle classi meno abbienti, come l’hip-hop e il rap. In questa opera di ibridazione di generi e di arricchimento dell’hardcore con temi cari alla comunità nera americana come l’abuso bianco o il degrado delle periferie, i Nostri si avvicinano parecchio ai Soul Glo, altri grandi dell’hardcore sperimentale contemporaneo. Alla fine di quel viaggio in un’altra Africa (la disillusa e disperata America delle periferie) che è A New Tomorrow, chi ascolta si trova di fronte ad un lavoro ricco di aspetti e caratterizzazioni, strabordante di spunti, sia musicali che non, complici le tematiche toccate dai testi e la disorientante commistione che compone il metal degli Zulu.
Magari non il miglior lavoro hardcore dell’anno ma certamente in zona podio, A New Tomorrow è un’esperienza che tutti i fan della musica estrema dovrebbero vivere. Certo, gli Zulu sono (incrociamo le dita) solo agli inizi e molte cose, dalla coesione tra i brani alla durata di certi passaggi, vanno limate e possono certamente migliorare, ma è obiettivamente impossibile non rimanere colpiti dal lavoro di questi ragazzi e star ad aspettare quale sarà la loro prossima mossa.
(Flatspot Records, 2023)
1. Africa
2. For Sista Humprey
3. Our Day Is Now
4. Music To Driveby
5. Where I’m From (Ft. Pierce Jordan & Obioma Ugonna)
6. Fakin’ Tha Funk (You Get Did)
7. Shine Eternally
8. Must I Only Share My Pain
9. Lyfe Az A Shorty Shun B So Ruff
10. From Tha Gods To Earth
11. Créme De Cassis By Alesia Miller & Precious Tucker
12. We’re More Than This
13. 52 Fatal Strikes (Ft. Paris Roberts)
14. Divine Intervention
15. Who Jah Bless No One Curse