In attività dal 1998, i None of Us, autori di un alternative rock bello tirato, tornano dopo quattro anni di silenzio grazie all’etichetta genovese This is Core. I catanesi ribadiscono quanto di buono fatto in passato ma evolvendo e affinando il songwriting.
Una miscela esplosiva di potenza e melodia che fa dei riff di chitarra il vero punto di forza. “Getting Over” è pura urgenza espressiva che prende il meglio del postcore anni 90. La voce del frontman passa da parti più melodiche a scream che rendono il brano ruvido ed incisivo. Un retrogusto emo si avverte nei refrain dal sapore malinconico della riuscitissima ” To Be Brave”, dotata di melodie che difficilmente vi si leveranno dalla testa. La sezione ritmica è monolitica e “With Open Arms” chiude il brano con una potenza disperata tanto cara ai Deftones. Direttamente dagli anni 80, i Nostri svecchiano e caricano di energia “12 o’clock high”, dimostrando come il pop d’annata possa diventare “core”.
La durata relativamente breve (si parla di una trentina di minuti) di Black Foundation è un indubbio pregio che rende l’ascolto fresco e immediato. Parliamo insomma di una band che non solo dimostra maturità compositiva ma anche un forte respiro internazionale. Se siete dentro a queste sonorità fate vostro questo disco.
7.5
( This is Core records, 2015)
01. Bleeding In The Ashes
02. Getting Over
03. With Open Arms
04. To Be Brave
05. 12 o’clock high (Dirty Looks )
06. Slowbeat
07. Warm Agreement
08. A Piece Of You