Quattro anni fa avevamo lasciato gli Shaman Elephant con il buonissimo esordio Crystals, lavoro pregno di psichedelie e dilatazioni tipiche di quel rock anni 60 orfano delle visioni dei Jefferson Airplane.
Il combo guidato dal cantante e chitarrista Erik Sejersted Vognstølen rimescola lievemente le carte in tavola in Wide Awake but Still Asleep, dando un taglio molto più space e, soprattutto, kraut alle composizioni, come testimoniato – su tutte – dalla title track e dalla roboante “Traveller”, la migliore traccia del lotto, capace di rivisitare con sonorità moderne le ossessioni marziali dei Can e dei Neu!, grazie anche al validissimo e solido drumming di Jard Hole. L’intero lavoro risulta pregevole, ma presenta un limite bello grosso e gode delle stesse problematiche di altri gruppi del genere: rimane un lavoro derivativo. Questo disco – dai suoni pazzeschi, occorre comunque dirlo – rischia infatti di finire nel calderone del revivalismo anni 70 tipico di altre compagini, come gli ultimi Motorpsycho. I ben più storici e famosi connazionali però risultano a volte essere più barocchi e discontinui degli Shaman Elephant che, da parte loro mantengono una certa integrità e omogeneità nelle loro tracce (come in “H.M.S. Death, Rattle and Roll” e “Magnets”), limitando i momenti morti a brevissimi istanti tutto sommato impercettibili. A tratti sembra di sentire anche quella matrice hard rock che ha fatto la fortuna degli ultimi lavori dei Baroness (come in “Steely Dan”) soprattutto dal punto di vista degli intrecci melodici vocali, mentre le tastiere di Jonas Særsten risultano fondamentali nella costruzione delle stratificazioni soniche come risulta già fin dalla title track che apre l’intero lotto fino alla conclusiva “Strange Illusions”.
Wide Awake but Still Asleep non sarà sicuramente uno degli album più innovativi della musica degli ultimi anni, ma rimane un piacevolissimo ascolto colmo di sfumature stilistiche dotate di indubbio gusto per chi ama il genere e non. Quindi trattasi di un’importante conferma da visionare con curiosità e indubbio coinvolgimento in sede live, non appena le gabbie verranno riaperte.
(Karisma Records, 2020)
1. Wide Awake but Still Asleep
2. H.M.S. Death, Rattle and Roll
3. Steely Dan
4. Ease of Mind
5. Magnets
6. Traveller
7. Strange Illusions7.0