Gli Ad Nauseam sono una formazione vicentina dedita all’experimental/technical death metal formatasi nel 2011, e da poco giunta alla pubblicazione del secondo full-length, intitolato Imperative Imperceptible Impulse. Per comprendere un’opera degli Ad Nauseam bisogna dedicarle più di un ascolto, in quanto la musica proposta dai Nostri si dimostra abbastanza cervellotica e raffinata seppur mantenendosi oscura e ferale, diciamo che si tratta di un death metal sperimentale dall’alto tasso tecnico, rivisitato in chiave piuttosto personale, ispirato in parte a formazioni blasonate quali Ulcerate ed Obscura.
“Sub Specie Aeternitatis” è un brano piuttosto diretto, dal taglio old school che grazie ad un sapiente intreccio tra riff di chitarra e pattern di batteria dà vita ad atmosfere disturbanti e rarefatte con un mood lovecraftiano che instillerà un senso di inquietudine nell’ascoltatore. “Coincidentia Oppositorum” è il brano più lungo del lotto che si affida ad un incipit lento e pacato per poi cambiare registro sfoderano mid-tempo stentorei che sul finale verranno arricchiti da sferzate vibranti di basso ed assalti in doppia cassa. La conclusione è affidata alla tenebrosa “Human Interface to no God” caratterizzata di riff dissonanti, cambi di tempo piuttosto repentini per poi mutare dalla seconda parte in poi con melodie dal sapore pacato e sognante che andranno man mano a spegnersi in un fade-out.
Imperative Imperceptible Impulse si dimostra un disco completo e maturo, grazie il quale gli Ad Nausem potranno conquistare gli ascoltatori di metal estremo dal palato più fine che sanno apprezzare la sperimentazione; l’unica pecca è una certa mancanza di fruibilità/immediatezza che avrebbe sicuramente giovato, visto il lungo minutaggio dei singoli brani. Ad ogni modo si tratta di una peculiarità che non inficia il buon risultato finale.
(Avantgarde Music, 2021)
1. Sub Specie Aeternitatis
2. Inexorably Ousted Sente
3. Coincidentia Oppositorum
4. Imperative Imperceptible Impulse
5. Horror Vacui
6. Human Interface to no God