Esistono in natura delle creature feroci che si fa fatica a domare e addomesticare: per quanto ci si provi, la loro natura primitiva alla fine viene sempre fuori e vince su tutto. Quando queste entità prendono vita sotto forma di musica, nasce qualcosa molto simile ai Torba. Il terzetto salentino infatti, dopo l’ottimo esordio (omonimo) del 2019, non si è mai fermato e in questi anni ha studiato nuove forme di aggressività, con lo scopo di tradurre in musica lo stesso senso di rabbia e disagio ma in maniera sempre più ispirata. La loro seconda fatica, in modo molto diretto e sintetico, si chiama Inferno.
Inferno si presenta fin da subito per quello che è, cioè una rasoiata; ma fidatevi se vi dico che oltre ai riff taglienti, alla sezione ritmica galoppante e la voce penetrante c’è molto di più, c’è un fil rouge evidente. C’è sicuramente tanta voglia di fare, tanto impegno e dedizione. Questi strumenti (se coltivati) sono gli unici che possono portare ad una crescita creativa e sostanzialmente a fare le cose sempre meglio, e questo i Torba lo sanno molto bene. È infatti con la cura dei dettagli che Inferno vince la partita: a partire dalla partenza a mille all’ora di “Cane”, per arrivare alla cangiante e conclusiva “Deplorazione”. In mezzo troviamo tanti gridi nichilisti in cui i Nostri miscelano con esperienza il crust, l’hardcore, il post–hardcore e il metal, il tutto accompagnato dal cantato in italiano, confermato dalla band anche in questo secondo disco. L’evoluzione da parte del terzetto salentino si può palpare, sia nelle architetture delle canzoni che nelle liriche, per chi scrive forse ancora più ruvide e personali rispetto al precedente lavoro. È così che nascono canzoni che sono delle vere e proprie coltellate al cuore, come “Assassini” o la clamorosa “E il Suo Regno Avrà Fine”, ma è un discorso che si potrebbe applicare a tutte le perle della collana Inferno.
Quello che i Torba mettono palesemente in mostra è la loro sincerità, rischiando anche un po’ a mettersi così tanto a nudo di fronte al grande pubblico; ma sono queste in effetti le caratteristiche che definiscono un progetto che sanguina passione da uno che ha scopi totalmente diversi. Questa urgenza emerge fin dai primi ascolti, facendoci accorgere che oltre il guscio hardcore c’è una profondità molto diversa. Se c’è una cosa di cui l’Italia ha bisogno, in un abisso di menzogne, è gente che dica la verità: se gradite di tanto in tanto uno schiaffo in faccia pieno di verità e attitudine, i Torba sono il progetto che fa per voi, adesso più di prima.
(Shove Records, Sonatine Produzioni, Ivar Records, 2023)
1. Cane
2. La Bocca dell’Abisso
3. E il Suo Regno Avrà Fine
4. Assassini
5. Inferno
6. Nella Stessa Ombra
7. Il Mostro
8. Deplorazione