Non ho mai particolarmente amato lo stoner. In modo forse frettoloso e superficiale lo trovo spesso troppo simile, sia per la scelta dei suoni e delle soluzioni musicali a livello di arrangiamenti, che per l’uso della voce, che rimanda a cliché che hanno dato e detto tutto il meglio anni e anni fa. Fortunatamente i Mars Red Sky hanno scelto di uscire dalla loro comfort zone e guardare oltre il cielo rosso di Marte. La scelta di realizzare questo EP insieme a Helen Ferguson dei Queen Of The Meadow permette alla band di distaccarsi dal calderone in cui ha scelto di crogiolarsi. Scelta tutt’altro che casuale, visto che Julien Pras fa coppia con lei proprio nei Queen Of The Meadow.
Il risultato è un buon album di psichedelia fusa ad armonie dark folk, che permette di ampliare il bagaglio sonoro di entrambe le parti in causa, raggiungendo platee altrimenti troppo defilate rispetto al proprio punto di partenza. Attivi dal lontano 2007, i Nostri sentivano probabilmente la necessità di dare una svolta alla propria carriera, e hanno optato per una soluzione che avevano realmente a portata di mano. Scelta per certi versi facile, ma felice ed azzeccata. Le due tracce dell’EP sono infatti gradevolissime, pur mantenendo una compattezza sonora robusta.
Si tratta forse del tentativo di distaccarsi definitivamente da quel mondo stoner in cui i Mars Red Sky sono stati infilati ma in cui non si sono sentiti veramente a loro agio. Sperando che non sia solo un esperimento (tra l’altro come detto assolutamente riuscito), ma l’inizio di un qualcosa di nuovo che possa portarli a sperimentare maggiormente rispetto al passato, torno ad ascoltarmelo da capo, alzando ancora un po’ il volume.
(Mrs Red Sound Records, Vicious Circle Records, 2023)
1. Maps Of Inferno
2. Out At Large
3. Maps Of Inferno (shortcut)