I Pigs di Dave Curran ormai non sono più solo una costola degli Unsane, ma una band stabile capace di regalare soddisfazioni agli amanti del noise rock anni Novanta. Il nuovo album Wronger è uscito da poco e i Pigs son già passati dalle nostre parti nell’ultimo tour europeo; a questo punto non poteva mancare una chiacchierata col mitico Dave Curran.
Ciao, sono Matteo di Grind On The Road e vi do il benvenuto sulla nostra webzine.
Iniziamo parlando subito di Wronger, è il secondo album che esce per Solar Flare Records, immagino che lavorare con questa label vi appaghi, vi da la giusta esposizione mediatica?
Sì, Matthieu si occupa parecchio dei media, ed è un grand’uomo!
Si pensa che i Pigs siano un side project di Curran al di fuori degli Unsane, è così o in verità è un progetto più concreto e duraturo?
I Pigs sono nati come un progetto, poi sono arrivate le opportunità di andare in tour e fare dischi, e abbiamo colto l’attimo. Abbiamo appena pubblicato il nostro secondo full-length, terza release nel complesso, e stiamo pianificando di fare di più.
È innegabile che la vostra musica ricordi molto il noise rock degli Unsane e nel frattempo sono nati anche i Celan ed i Cutthroats 9, non rischiate di risultare anonimi o di saturare il mercato?
No. Gli Unsane erano una cosa a parte, così come i Celan e così come i Cutthroats. Ora, tu hai nominato queste band e chiaramente alcuni membri degli Unsane ne fanno parte, qualcosa di ciò che ho fatto sarà trasferito ai Pigs, e ciò che fa Chris sarà trasferito alle sue band. Ma in fin dei conti credo che queste band abbiano un approccio del tutto diverso da quello degli Unsane.
“Bug Boy” è tra i pezzi più interessanti di Wronger, come è nato il featuring con Julie Christmas?
Abbiamo suonato qualche show con i Made Out Of Babies e da quel momento siamo diventati amici. In precedenza avevamo discusso a proposito di una collaborazione ma non ne avevamo avuto la possibilità. Stavolta l’abbiamo fatto!
Siete musicisti di grande esperienza, viaggiate ormai con il pilota automatico o siete ancora attenti alla scena che vi circonda? Avete qualche band che vi ispira più di altre?
Non abbiamo alcuna idea di ciò che accade attorno a noi… Tra ognuno di noi le nostre influenze differiscono un bel po’. Un po’ di tutto, dagli AC/DC a Dinah Washington. Tutti noi ascoltiamo diversi tipi di musica ed è difficile afferrare tutte le influenze.
Com’è il vostro rapporto con i social networks? Li usate? Pensate siano utili o preferite un approccio più “analogico” alla musica?
Sicuramente sono utili. Ma troviamo che non puoi confidare solo su di essi per la promozione, e ciò sembra essere una convinzione errata abbastanza diffusa. Poster e volantini sono un mezzo necessario e un’arte.
Siete in tour con i francesi Sofy Major, sono dei buoni compagni di viaggio? Come sta andando il tour?
Sono una manica di idioti francesi! Ma sono i nostri idioti, e vogliamo loro molto bene. Il tour è grandioso! Il nostro show a Milano è stato il migliore fino ad ora.
Avete fatto tappa in Italia, com’è il rapporto con il pubblico italiano?
Abbiamo sempre amato l’Italia. Il pubblico è sempre stato caloroso e recettivo. Una volta sono stato in tour in Italia per tre settimane e mezzo e ho visto l’intera nazione e spero di farlo ancora con i Pigs.
Conoscete il nostro mercato underground? C’è qualche gruppo italiano che apprezzate?
Non posso dire di conoscere bene l’underground italiano, oggi. Ma negli anni 90-2000 abbiamo suonato con alcune band fighe. Jinx e Uzeda.
Finito il tour avete già qualche idea per il futuro della band?
Sì! Ci stiamo lavorando…