Il luogo dove viviamo non ci descrive. Fosse anche descritto come il posto statisticamente più felice e allegro, avesse anche l’incidenza minima nella storia dell’umanità di suicidi, nulla di questo può influenzare in maniera significativa l’artista. Eugenio Carìa è un felice esempio di quanto appena scritto. Alla Sardegna irrimediabilmente il pensiero giunge figurandosi vacanze, acque cristalline e paesaggi naturali rilassanti, luoghi comuni di cui spesso siamo tutti vittime. La circoscrizione della vita umana è un mito quanto mai comune, forse perché la maggior parte degli esseri umani appartiene in pieno a questo tipo di coinvolgimento. Il musicista sardo è il padre putativo dell’entità Saffronkeira, un establishment di chiaroscuri sottili e leggeri come un costosissimo incenso, immagini tetre ed eleganti e una profondità dalle pressioni elevate.
Automatism si distacca leggermente da quanto fatto in precedenza dal musicista sardo. Inglobando efficacemente le ambientazioni profonde e nere dei suoni elettronici eterei che hanno caratterizzato la sua discografia, questo ultimo parto aggiunge una sorta di elegante formalità che stempera l’abisso descrittivo del progetto. Non si è certo arrivati a musica allegra di sorta, anche se per i palati più esperti del genere non parliamo del progetto più soffocante che esista, diciamo più una virata verso una composta lettera di decesso del padre letta da un funzionario affabile alla figlia ormai orfana. Sali e scendi continui sono il leitmotiv di Automatism, che tra esplosioni innescate e frenate, tortuosi percorsi levigati ma con gli spigoli ancora percettibili, ansia mal celata da progressioni pseudo-rilassanti, fisicità beat ogni tanto palpabile, quasi a stordire ulteriormente con la finzione della fisicità musicale, conduce verso una terra di dubbi e incertezze. Solo la continua ricerca sonora è la chiave di tutto, una chiave che non apre e non chiude alcuna porta.
Denovali Records ancora una volta produce musica fina, dove fina sta per elevata, elegante e mai scontata. Dopo anche l’ultimo sforzo di Carda, che si conferma essere meritatamente a bordo di questa etichetta, non possiamo che elogiare il gusto sempre d’alto livello di quest’ultima. Chiudiamo infine invitando chiunque a esplorare ed eventualmente recuperare quanto già rilasciato precedentemente da Saffronkeira, perché anche in Italia abbiamo artisti abissali validi.
(Denovali Records, 2019)
1. Without Participation Of The Conscience
2. Aesthetic Of Surrealism
3. Atti Riflessi
4. Fusiform
5. Synchronicity
6. Replication Without Variations
7. Apophenia
8. Volition
9. A Pattern Didn’t Exist
10. Conscious In Origin
11. Suppress Conscious
12. Without Keeping Memory Of It