Il rumoroso trio shoegazer Twin Drugs si conferma sulle scene con un secondo album introspettivo e oscuro, un percorso allucinogeno che trascina l’ascoltatore in un viaggio magnetico e turbolento. La band nasce a Richmond nel 2016, sotto un’aura potente e incredibile che si fonde con tutta la scena shoegaze del momento. In questo nuovo lavoro in studio In Now Less Than Ever, prodotto per l’etichetta tedesca Crazysane Records, le sonorità dei Nostri esplorano atmosfere sognanti e passaggi moderni utilizzando riff energici e macchinosi, con un risultato eccellente. Al suo interno, partendo da un’idea suggestiva del cantante Blake Melton (ispiratosi al cosmic horror e ai filmati del carismatico documentarista inglese Adam Curtis), troviamo il mosaico di un mondo in declino e dal fascino grottesco, per un’esperienza unica e personale.
Con un impulso misterioso ci inoltriamo nell’apertura di “Ash Candied Cough”, dove l’insieme di suoni stellari capitanati da un loop spazio-temporale apre al vortice feroce delle distorsioni e i pensieri negativi vengono spazzati via da un incantevole linea vocale melodica; il timbro roccioso delle percussioni completa il brano nel silenzio. Segue il ritmo saltellante di “We Want Our Heaven”, una traccia armonica che cerca di trasmettere il buon umore, che viene però stravolto dai continui e repentini cambi di tempo. Nel sound del brano si mescola una combinazione geniale di ritmiche incandescenti e originali. La stessa strada si percorre sulle note di “World Fell Off”, un pezzo ampio e lineare che culla dolcemente le voci bianche di sottofondo e che verso la fine si avvia verso qualcosa di luminoso e godibile. Dopo il breve intermezzo strumentale di “Fanfare”, torna la rabbia repressa ed energica in “Eyelets & Aglets”; una composizione notevole, che sperimenta il gioco magico del synth mescolato al groove corposo del basso e al noise disordinato, per una canzone ben scritta: la migliore di questo album. “Dust Worship” è uno degli ultimi singoli pubblicati dalla band, qui le chitarre grintose spingono forte sull’acceleratore, per un’autentica allucinazione euforica. La voce poi rimane con i piedi ben saldi, lasciando un brivido intenso e un’ottima esibizione visiva. Con “The Velvet Noise” si torna a sognare in un paradiso accogliente e malinconico; il timbro avvicina l’ascolto agli storici My Bloody Valentine, con quella vena artistica triste e sonnolente. Ci avviciniamo alla fine passando dalle atmosfere inquietanti di “Rule 110” avvolti da una suite oscura e sperimentale, per poi lasciarci trasportare dalla furia cosmica e preziosa di “Sazerac”, ennesimo pezzo dissonante e caotico. Chiude infine il disco l’abbagliante ed eccitante “The Sun While You Can”.
L’esperienza mistica di In Now Less Than Ever descrive una buona idea di musica che riesce a catturare la nostra attenzione; i Twin Drugs evocano uno sballo unico in una realtà distorta e deforme, un segreto nascosto da vivere in modo rilassante.
(Crazysane Records, 2022)
1. Ash Candied Cough
2. We Want Our Heaven
3. World Fell Off
4. Fanfare
5. Eyelets & Aglets
6. Dust Worship
7. The Velvet Noise
8. Rule 110
9. Sazerac
10. The Sun While You Can