Esordio per i berlinesi PABST. La band registra le sue prime cinque tracce sotto Crazysane Records e ne scaturisce questo godibile EP intitolato Skinwalker, nel quale i tedeschi dimostrano di aver un bel songwriting atto ad unire suoni grezzi dai sapori statunitensi a melodie più british e pop.
Si parte con “Bias”, brano novantiano saturo di suoni lo-fi che non sovrastano mai le melodie, sempre belle orecchiabili ma per fortuna mai stucchevoli. Il brano, ben sviluppato, cattura subito l’attenzione dell’ascoltatore, che poi viene portato verso generi differenti ma trattati con la stessa sensibilità ed intelligenza. Si passa dal garage rock in stile TySegall di “Skinwalker” alla psichedelia sviluppata interamente su di una lunga strofa in “Members Only”, finendo coi suoni decisamente anglosassoni vicini a gruppi come i Charlatans nei brani “Ocean Cruise” e “Watching People Die”, che vanno a concludere l’opera.
Per ora quello che sappiamo dei PABST è tutto raccontato in queste cinque tracce, che sanno insinuare una sana curiosità, si prestano a più di un riascolto e ci mostrano vari aspetti del loro sound che, per quanto non si possa dire originale, è stato prodotto con dovizia.
(Crazysane Records, 2016)
Bias
Skinwalker
Members Only
Ocean Cruise
Watching People Die