I Red Sun Atacama sono una band francese che combina il sound stoner punk ad una visione psichedelica notevole, perfetta per abbandonare la propria mente in un deserto caldo e suggestivo. Il trio si forma nel 2014 a Parigi, e si fa conoscere per uno stile selvaggio che avvolge le sonorità ipnotiche e crea il giusto magnetismo con il pubblico in ogni loro esibizione dal vivo. Il tutto poi si conferma con l’EP frizzante d’esordio Part I, nel 2015. Nel nuovo lavoro in studio Darwin, prodotto per la label Mrs Red Sound Records, con base a Bordeaux, si sprigiona un’energia rocciosa e il percorso è largamente ispirato alla magia andina del Perù, in tutte le sue sfumature.
Il segnale leggero in stile flamenco dell’apertura “11-CH” mette subito in chiaro la cultura musicale infinita del gruppo, per un emozione personale. La traccia collega le percussioni graffianti della seguente “Furies”, un brano tagliente in perfetto stile Fu Manchu, i padrini del genere stoner rock. Dopo una piccola tregua iniziale si accende un esplosione aggressiva delle chitarre, con l’insieme di distorsioni acide. Nella linea vocale ruvida si avvolge un testo frenetico che incontra un passaggio doom, prima di ributtarsi nel terremoto finale che chiude la traccia. “Antares” invece si intreccia lentamente, in una vibrazione piacevole, con un ritmo leggero e ben strutturato. La ritmica stupenda si lascia andare a un vortice strumentale, per un sogno ad occhi aperti che ci distacca dalla realtà, in modo incredibile. La composizione poi prende un’altra strada e ritorna alle tematiche martellanti, fino al rumore caotico e ampio. Con “Echoes” il lavoro si impenna in una struttura punk che ci porta indietro nel tempo, verso sonorità old school, vicine ai monumentali Motörhead. La voce arrabbiata si colora di un ritornello melodico e godibile, con una grande qualità virtuosa del chitarrista che si cimenta in un solo infernale, per uno dei brani più completi del disco. Prima di chiudere, ci soffermiamo sulla grinta potente di “Revvelator”: una traccia stravagante, che ci porta nella follia e in una narrazione immaginaria, carica di groove. L’album si arresta sulle note distorte di “Ribbons” e un tiro deciso delle chitarre, che toglie quasi il respiro trasmettendo un calore mistico e intenso all’opera, in una chiusura sperimentale.
Darwin è un disco eccitante ed esplosivo, che esplora il mondo dissonante e polveroso dello stoner, lasciando quegli attimi di panico e incertezza, ma portando nel suo bagaglio un grande risultato solido.
(Mrs Red Sound Records, 2022)
1. 11-CH
2. Furies
3. Antares
4. Echoes
5. Revvelator
6. Ribbons