In un vortice sospeso e magnetico prende vita il mondo psichedelico dei The Black Cat’s Eye, un collettivo sperimentale tedesco che intreccia in un tappeto sinfonico un’impronta decisa prettamente anni Settanta, con un infinito gioco di colori, fuzz ipnotici e ritmiche mozzafiato. La band descrive un processo importante ricco di spunti notevoli, inoltrando l’ascoltatore in un percorso immaginario e incantato. In questo nuovo lavoro in studio dal bizzarro titolo The Empty Space Between A Seamount And Shock-Headed Julia, prodotto per la label Tonzonen Records, la band di Francoforte sul Meno rappresenta al meglio il progressive rock vecchio stampo, con venature strumentali a tratti krautrock, che esplorano suite lunghe e tematiche frizzanti, trascinando il sound oltre il confine del surreale per un fantastico e creativo capitolo.
Il punto portante del gruppo ruota attorno all’apertura strumentale e costruttiva di “Kill The Sun And The Moon And The Stars”, una canzone sensazionale che si libera sin dall’inizio su un’atmosfera delicata in stile Pink Floyd: le chitarre soffuse e malinconiche abbracciano una fantasia ricercata e a piccoli attimi invitano un synth soffice. Poi lo scintillante tocco del pad sognante unisce Il basso mistico e come un sogno ad occhi aperti, si spoglia di tutti i suoi peccati, fino a sprigionare con forza il ruggito sensazionale delle distorsioni; una composizione lunare, che fa da trampolino di lancio verso una galassia lontana, zeppa di improvvisazione. Quest’opera si prende il primo lato di questo album, lasciandoci a bocca aperta; il disco dimostra poi nella seconda parte un gusto differente e sensuale. “Katla” infatti è una traccia frenetica e rumorosa, che trascina una delirante e sontuosa struttura, verso un timbro hard rock. Il riff dissonante esprime tutto il talento dei Nostri in un assolo virtuoso e complesso. I cambi repentini della batteria si calmano nel giro centrale come a voler reprimere il silenzio, dopo tutta la rabbia iniziale. Il brano si conclude in un muro di suoni ruvidi, che lasciano un mistero irrisolto. Il flauto traverso in “Winter Song” invece descrive un racconto medievale, dove la voce malinconica del frontman Christian Blaser risuona nell’aria come la creatura più dolce, trasmettendo un sentimento prezioso. L’allbum accelera poi d’intensità sulla cavalcata dura di “In My Dreams The Wind Chases Away The Clouds”, una solida e orchestrale vibrazione che si lascia andare sul bridge martellante e dinamico. Chiudiamo questo viaggio intergalattico con “Lostlostlostlostlostlostlostlost” e il tempo spedito nella batteria di marchio alternative rock. Il cantato oscuro e sentimentale, mette in risalto una voce poetica alla Lou Reed. Nel ritornello la canzone scorre in modo orecchiabile, fino al suo straordinario trionfo finale.
I The Black Cat’s Eye si presentano con un debutto sicuro e originale, creando un’esperienza emotiva senza precedenti, ripercorrendo con grande sicurezza il periodo cosmico e universale.
(Tonzonen Records, 2023)
1. Kill the Sun And The Moon And The Stars
2. Katla
3. Winter Song
4. In My Dreams The Wind Chases Away The Clouds
5. Lostlostlostlostlostlostlostlost