La carriera di Brian Hugh Warner, da tutti riconoscibile come Marilyn Manson, si accresce di un’ennesima gemma sofisticata e, nonostante il periodo complicato e discusso che l’artista ha vissuto sulla propria pelle negli ultimi tempi, a distanza di quattro anni dall’ultima pubblicazione il reverendo torna a far parlare di sé: One Assassination Under God – Chapter 1, prodotto dalla label tedesca Nuclear Blast Records, è il dodicesimo lavoro in studio per il musicista statunitense. Nell’ultimo periodo il corso degli eventi ha causato un grave danno all’immagine di Manson, influendo sulle idee di questo nuovo capitolo, e il Nostro con grande voglia di ribalta ha cercato di rimettere in piedi tutti i cocci in una nuova forma e attraverso una fase creativa in continua evoluzione
L’apertura affidata alla title-track trasmette quella giusta atmosfera tetra su un pad elettronico di fondo che ispira la batteria rocambolesca e il testo cupo, ricordando che le origini carismatiche sono ancora vive nell’animo dell’artista. Una canzone con nuove sonorità più dure di stampo alternative metal e la voce che appare più limpida e rinnovata, cavalcando una sensazione personale di rinascita. Segue poi il timbro armonico di “No Funeral Without Applause” su un arrangiamento in stile anni Novanta che ricorda il monumentale Mechanical Animals, una traccia interessante che alterna le parole lussuose a un ritornello esplosivo. L’energia pesante e caotica si accende invece sulle note a seguire di “Nod If You Understand”, con un basso dominante e un pugno letale allo stomaco, capitanato dalle parole violente di Manson e una ritmica incendiaria. Nel singolo di lancio “As Sick As The Secrets Within” troviamo uno dei momenti più alti e di rilievo del disco, con una struttura che descrive a pieno il momento fragile dell’artista, soffocato dai pensieri negativi e una via di fuga che viene espressa da una delle sue arti più preziose: la pittura. La composizione non è altro che un classico mansoniano con una notevole armonia vocale e un dolce sentimento che tocca diverse sfumature musicali eccellenti. “Sacrilegious” segue la scia di brani danzanti e martellanti in stile “The Beautiful People” e le melodie più moderne a livelli di “mOBSCENE”, toccando la solita vena disturbante e aggressiva. L’album procede sulle note di “Death Is Not A Costume”, il brano più riuscito, con una grande melodia post-wave nella chitarra e una sognante storia intensa che sviluppa armonizzazioni uniche avvolte dalla voce robotica ma stupenda del reverendo; una composizione attraente e di impatto esaltante. Il trittico finale si compie sul tiro profondo e dark in “Meet Me In Purgatory” su passaggi di chitarra evocativi capitanati da Tyler Bates, passando per la grinta furiosa di “Raise The Red Flag” e un ulteriore messaggio subliminale nascosto. Chiudiamo con l’opera più lunga, “Sacrifice Of The Mass”, che si arresta in una ballad dai toni acustici inoltrandoci in un cammino simbolico che porta verso le porte dell’inferno, per una chiusura sensibile e coinvolgente in attesa di una seconda parte presto in arrivo.
One Assassination Under God – Chapter 1 è un album piacevole e curioso che mette in risalto il talento indiscusso del musicista in continua lotta con la sua parte interiore più contorta, portando alla luce sonorità che arrivano dal passato per un lavoro meritevole e potente.
(Nuclear Blast Records, 2024)
1. One Assassination Under God
2. No Funeral Without Applause
3. Nod If You Understand
4. As Sick As The Secrets Within
5. Sacrilegious
6. Death is Not a Costume
7. Meet Me In Purgatory
8. Raise The Red Flag
9. Sacrifice Of The Mass