In attesa dello SlugFest al Bronson Club di Ravenna, abbiamo scambiato quattro chiacchere con la metalcore band cesenate Next Time Mr.Fox. Buona lettura
Siete di Cesena e suonerete allo Slugfest al Bronson Club di Ravenna, vi sentite piu privilegiati o stressati quando giocate in casa? Bella regà, siamo i Next Time Mr. Fox, band hardcore romagnola attiva da più tempo di quanto ci piacerebbe ammettere. Per la verità siamo nati come band a Cesena, ma negli anni col susseguirsi dei cambi di line-up ci siamo più orientati verso Ravenna e Forlì, quindi è come giocare in casa per noi ormai. Ci siamo sempre ritenuti fortunati a non avere stress in previsione di una data, sia grande che piccola, quindi per noi è sempre una gioia sia che si giochi in casa che fuori. Questa volta siamo particolarmente contenti in quanto si tratterà di uno show no-barriers; speriamo di poter dare sfogo a tutta la cialtroneria che proviamo sempre a portare sul palco e di vedere un bel po’ di macello nel mezzo.
Il vostro genere dalle sonorità pesanti e la voce urlata ed aggressiva vi rende molto simili a certe band americane, avete notato un riscontro internazionale o al momento sentite di essere supportati principalmente italiano? Diciamo che fin dall’inizio, nel nostro piccolo pool di ascolti, abbiamo sempre sentito di essere più seguiti all’estero e in particolare negli USA, forse proprio per questo motivo di sonorità. Comunque non possiamo lamentarci; negli anni abbiamo avuto la fortuna di poter impattare con realtà come Milano, Roma, Udine, Veneto e Marche che come scena hardcore/metal sono estremamente vive e pulsanti riscuotendo sempre un buon successo e facendo nuove amicizie che portiamo avanti ancora oggi.
Diverso tempo fa, per il suo background alternativo musicale la Romagna veniva definita come la periferia estrema di Berlino Ovest. E’ ancora cosi ?! Probabilmente sì. Forse si può dire che la scena metal è venuta un po’ a mancare negli anni, ma altre realtà più attinenti al genere screamo ed emo/punk sono sempre più vivaci e fiorenti, vedasi band come Riviera, ormai punta di diamante in regione. Per non parlare del ritorno dei Raein, band storica che ha ripreso l’attività in un momento in cui in Italia c’è una nuova insorgenza del genere che ha portato alla nascita di nuove band validissime.
Noi non amiamo etichettarci, ancora non sappiamo se siamo una band metal che fa hardcore o viceversa. Le influenze sono tante e facciamo un po’ quello che ci pare, ci piace molto trovarci in situazioni con band anche con generi diversi dal nostro, è sempre bello vedere le diverse reazioni del pubblico.
Come avete scelto il simpatico nome della band? Esiste una qualsiasi parentela con il leggendario Mr.Wolf di Pulp Fiction ?! Purtroppo no, la motivazione è molto meno altisonante. Ai tempi, nel 2012, seguivamo una serie su YouTube che si chiamava Regular Ordinary Swedish Meal Time; in questa serie un cuoco amatoriale svedese si cimentava nella cucina di piatti tipici usando metodi “alternativi” tra urla, imprecazioni varie e utilizzo di armi da guerra al posto dei soliti arnesi da cucina. Suo antagonista, all’interno della lore, era questa volpe fatta a sciarpa senziente di nome Mr. Fox appunto. Tipica catchphrase era “Next time, Mr. Fox!” pronunciata da lui ogni volta che questa volpe riusciva nell’intento di guastargli i piani; da lì abbiamo preso il nostro nome.
Spulciando in rete abbiamo letto che la vostra band si forma nel 2012, ma che solo nel 2017 trova una line up solida. Come si è voluto il vostro progetto dagli esordi fino ad oggi? In verità ci siamo dimenticati di aggiornare la bio, in quanto abbiamo faticato a trovare una line-up stabile fino ad oggi; tant’è vero che l’ultimo ingresso nella band è stato a settembre dello scorso anno. Nella maggior parte dei casi si è sempre trattato di cambi dovuti al giusto adeguamento di priorità nella vita da parte degli ex membri con l’avanzare dell’età, per cui le amicizie sono rimaste. In altri casi abbiamo avuto problemi più peculiari. Nonostante ciò ci siamo sempre sentiti una realtà coesa e speriamo di dimostrarlo ogni volta che ci esibiamo. Inoltre, a suo modo, questo continuo cambio di line-up ci ha comunque dato la possibilità di sperimentare diversi sottogeneri del metal e dell’hardcore, per cui sentiamo che siano comunque stati necessari per il raggiungimento del sound che abbiamo oggi ed arrivare a fare ciò che più ci piace musicalmente.
La vostra discografia comprende un Ep di esordio nel 2015, “Ignorance will prevail”, poi il vostro debut album Sunken City prodotto nel 2019 ed infine un secondo Ep dal titolo Babylon prodotto nel 2022 oltre ad una decina di singoli; come mai dopo Sunken City avete optato per un secondo EP e quando potrebbe essere pronto il prossimo album ?! Sunken City è stato un lavoro di cui andiamo fieri tutt’ora, ma abbiamo notato che, come è anche giusto per una band con un pool di ascoltatori ridotto come la nostra, i singoli per cui avevamo girato dei videoclip e che avevamo spammato di più giravano molto meglio a livello di riscontro rispetto ad altri brani che erano semplicemente usciti con il disco. Da lì abbiamo maturato l’idea di andare avanti tramite EP, almeno per ora, in modo da poter dilazionare maggiormente i brani e registrare un videoclip per ognuno, sperando in tal modo di poterli far girare di più. Per quanto riguarda il prossimo album, possiamo già dire che si tratterà di un nuovo EP. Abbiamo da poco terminato le registrazioni assieme a Leandro Ferraiuolo di Till Deaf Production, che forse conoscerete meglio come chitarrista di Fulci, BLVD Of Death e voce/chitarra di Cheap Date, che si occuperà anche di mix e mastering. Non vediamo l’ora di poter sperimentare dal vivo questa nuova sonorità hardcore che abbiamo trovato.
Avete gia’ all’attivo un tour europeo e quindi vorrei chiedervi in maniera abbastanza diretta dove avete suonato meglio a livello di logistica e contatto col pubblico. In Italia c’è qualcosa che manca rispetto alle venue estere? Per quella che è stata la nostra breve esperienza europea potremmo dire che a livello di logistica ci siamo trovati meglio qua. In particolare in Veneto e in Friuli dove ci sono realtà molto vive e consolidate, vengono in tanti ai concerti e le organizzazioni sono sempre impeccabili. Queste realtà, insieme a quelle di Roma, Milano e delle Marche non hanno niente da invidiare alle venue estere a nostro avviso. Al di fuori di queste, forse l’unica vera differenza tra Italia e Estero è che ai concerti vengono anche persone casual, che non seguono strettamente il genere, ma che vengono comunque per curiosità e godersi una serata in compagnia.
Parlateci a ruota libera della vostra musica e dei vostri testi. Qual’è la particolarità dei Next Time Mr Fox e quali canzoni vi rappresentano meglio? Negli anni, col cambio di sonorità si è arrivati anche ad un cambio di tematiche testuali. Abbiamo iniziato con un genere attinente al metalcore e i testi erano in linea con questo, inoltre eravamo ragazzini e quindi, a riguardarli oggi, erano testi sicuramente rivedibili. Passando a Sunken City, che avevamo concepito almeno idealmente come concept album, i testi sono diventati più complessi e dalle tematiche oscure; abbiamo provato a raccontare una storia, brano per brano, rifacendoci alla mitologia e alle tematiche Lovecraftiane. Da Babylon in poi, fino ai nuovi brani appena finiti, ci siamo impostati più su testi e tematiche impegnate e di resistenza sociale. Guardandoci indietro, probabilmente sono questi i testi che sentiamo più rappresentativi di noi.
Ancora grazie per la vostra disponibilità’ e all the best Grazie a voi ragazzi, è stato un piacere! Ci vediamo allo Slug Fest, scaldate i pugni e mettetevi le scarpe da ballo!