Epic fucking brutal. Queste tre parole, contenute all’interno del jewel case e scritte a caratteri cubitali, sono le più eloquenti per descrivere questo album. Per chi non li conoscesse, i Solace Of Requiem arrivano dagli USA, più precisamente dalla Virginia, e sono una band con un discreto e onesto passato alle spalle. Questo Casting Ruin è la loro quarta fatica. Il genere proposto, per loro stessa definizione, è blackened death metal, anche se poi ascoltando verrebbe da parlare più facilmente di technical death metal. Ad ogni modo, distanziandoci da sterili definizioni sul genere, i Nostri sono certamente dotati di una bravura tecnica fuori dal comune. Molto belle anche le liriche, di stampo (fanta)scientifico.
Dopo una breve introduzione atmosferica si parte subito forte con la prima traccia “Defiling The Spectrum”: i riff partoriti dalla chitarra di Richard Gulcyznski corrono ad una velocità folle, palesando una grandissima tecnica e bravura chitarristica, in particolare nelle parti soliste e nei sweep picking ubriacanti. Anche la titletrack è un brano di notevole perizia tecnica, come d’altronde tutto il disco, ma ascoltando il tutto, si sente che manca l’ingrediente principale che renderebbe questo full-length davvero ottimo: l’originalità. Nonostante sia tutto suonato egregiamente e prodotto molto bene, tutto suona troppo di già sentito, pur non annoiando. Il cantato di Jeff Sumrell è ottimo per quanto riguarda i growl, mentre appena sufficiente per gli scream. Il frontman è anche bassista, peccato che nel marasma generale il suo strumento non si percepisca moltissimo. Pezzi degni di nota sono però “Wading Into Mire” e “Pools Of Ablation”, che presentano break, cambi di tempo e momenti atmosferici interessanti.
Questo album si guadagna una sufficienza abbondante, ma non di più. Al giorno d’oggi, specialmente sul suolo americano, di band così ce ne sono a bizzeffe, quindi per poter emergere c’è bisogno di uno sforzo in più per non rischiare di restare avvolti nella nebbia dell’anonimato. Casting Ruin delinea una panoramica completa, a mio avviso, sul mondo del tech death, ahinoi fin troppo saturo.
6.5
(Sure Shot Worx, 2014)
1.Defiling The Spectrum
2.Casting Ruin
3.Soiling The Fields Of Putridity
4.Song Of Shards
5.Wading Into Mire
6.Eroded Absolution
7.Heaving Bile And Ash
8. Pools Of Ablation
9. Bio-Alchemy