Arrivano quest’anno a compimento del primo vero e proprio full-length i francesi The Lumberjack Feedback, dopo ben due EP ed uno split coi francesi We All Die Laughing. Se con questi primi lavori i Nostri non ci avevano convinto particolarmente, col nuovo Blackened Visions le cose cambiano, fortunatamente, in positivo. Abbandonato un sound più aperto e rock, i francesi si spostano verso lidi più pesanti e più affini alla dimensione dello sludge strumentale contaminato con qualche influenza di stampo post. Nulla di eclatante all’orizzonte, specialmente considerando che i Pelican da anni spulciano questo mondo, ma perlomeno la proposta dei The Lumberjack Feedback si è fatta più intrigante, varia e personale.
Distorsioni rinforzate, batteria decisamente più varia (in questo i maestri Pelican hanno sempre peccato) ed un uso più massiccio di effetti senza però sfociare mai apertamente in digressioni strumentali esageratamente “post”. La band rimane con i piedi per terra e sforna cinque tracce (“Salvation (live)” proviene dall’EP Noise In The Church) monolitiche ed oppressive, nelle quali si alternano momenti più veloci tipicamente sludge a sezioni più doom ed arpeggi che spezzano la monotonia di certi riff ripetuti; alle volte fanno capolino pure echi dei momenti più granitici e “secchi” dei Russian Circles e delle metriche più quadrate dei primi Latitudes. Pecca del lotto è “Salvation (live)”, che purtroppo non risulta allo stesso livello degli altri brani, e che onestamente in questo album c’entra poco.
In un genere che è stato ormai rigirato come un calzino in tutte le sue forme e possibili declinazioni, il “ritorno” alle origini dei The Lumberjack Feedback spezza un po’ l’andamento progressivo e dilatato che il genere stava intraprendendo da qualche anno addietro ad oggi. Non si tratta di un lavoro essenziale, ma i fan delle band citate troveranno pane per i loro denti. Se il miglioramento di questa band continuerà con lo stesso andamento potremmo aspettarci delle belle sorprese in futuro.
(Kaotoxin Records, 2016)
1. No Cure (for the fools)
2. Blackened Visions
3. IMereMortal
4. Salvation (live)
5. Dra Till Helvete