Con Honor Found In Decay i Neurosis avevano lasciato a diverse persone un po’ di amaro in bocca e soprattutto una domanda ; dove sono finiti quei mostri sacri capaci come nessun’altro di trasmettere malattia sotto forma di musica? La risposta è dentro a questo Fires Whitin Fires. L’album in questione riassume velocemente, in maniera introspettiva, riflessiva e trasversale, quanto fatto dalla band fin dai primi vagiti ad oggi, tralasciando però i tre capitoli che hanno fatto da preludio al loro personale inferno (Souls At Zero) e poi da trasposizione di esso in musica (Enemy Of The Sun e Through Silver In Blood).
Nei poco più di quaranta minuti di questo lavoro (nel quale, notiamo che Steve Albini rimane solo un comune nome e cognome) percepiamo le chitarre decadenti, deviate e paranoiche del periodo The Word As Law, in particolare in “Bending Light”, tra i brani più violenti, e in “Fire In The End Lesson”, brano incalzante, psichedelico e disperato. Allo stesso tempo, tuttavia, troviamo anche il classico “stile Neurosis” fatto di rallentoni, arroganza e suoni stordenti. Non manca nemmeno, in parte minore, il tormento e la dannazione: è il caso della fluttuante e droneggiante “A Shadow Memory”. Passato questo episodio la band ci rapisce per farci cadere dentro all’ avvolgente “Broken Ground”, brano che sembra essere uscito da un sedato The Eye Of Every Storm, dentro al quale percepiamo in maniera fortissima il lavoro dietro ai synth di Noah Landis, capace di coagularsi perfettamente con gli altri strumentisti rendendo questo brano una piccola gemma. Riaffiorano infine le parentesi soliste di Kelly e Von Till, fatte di paranoie semi folk e dark portate all’ esasperazione, in “Reach”, che, cantilenante, ci porta dritti alla perdizione e alla sospensione dei sensi, per poi sorprenderci con il suo attacco finale fatto di riff circolari che ingabbiano la nostra mente e chiudono l’album. Una nota di merito va anche all’artwork, in particolare quello della versione in vinile, ideato, curato e realizzato da Thomas Hooper. (qui potete vedere l’artwork https://thomashooperart.com/2016/09/23/the-route-to-the-end/)
In questi ultimi anni i Neurosis, album dopo album, stanno curando le loro menti: appare ben evidente come la malattia nera che li affliggeva in passato stia regredendo in maniera sorprendente. È altresì chiaro, tuttavia, che alcune metastasi restano ancora attaccate alla spina dorsale e sarà difficile, se non impossibile, estrapolarle definitivamente da lì.
(Neurot Recordings 2016)
1. Bending Light
2. A Shadow Memory
3. Fire Is The End Lesson
4. Broken Ground
5. Reach