Monoscope, quarta pubblicazione del trio pistoiese Karl Marx Was A Broker, conferma il percorso di consolidamento iniziato con l’EP del 2009, poi maturato in Alpha to Omega, album d’esordio del 2011 nel quale il basso di Marco Filippi e le ritmiche del batterista Gianluca Ingrassia collaboravano simbolicamente nel delineare quel sound aggressivo derivato dall’incontro di stoner, noise, math, hardcore e metal che ha immediatamente formato l’identità sonora del progetto. Durante il tour del 2011 il duo viene arricchito dalla chitarra ed i synth di Stefano Tocci, già sound engineer e membro degli Incoming Cerebral Overdrive; si completa così la ricerca sonora della band. La conferma arriva nel 2013 con Alpha to Omega Director’s Cut, reinterpretazione aggiornata dell’album del 2011.
“Monoscope” dà nome all’album ed apre la tracklist di questo folle viaggio sonoro all’insegna delle cavalcate stoner, delle ritmiche cadenzate, dei riff frenetici e cervellotici che incedendo con l’inesorabile freddezza di un congegno meccanico ben calcolato finiscono per innestarsi ad incastro con i riff successivi; completano il quadro progressioni dilatate ed allucinate, voci perentorie ed un ben studiato corredo elettronico. “Gray” e “Superego” chiudono la furia delle prime due tracce (“Monoscope”, “Es”) introducendo gli andamenti più progressivi di “Flat” “Negentropy” e “Ego”, per poi concludere il folle volo con i toni rabbiosi di “Nord”.
All’insegna del monoscopio, schermata di chiusura del palinsesto televisivo degli anni ’80, si chiude la fase di crescita e di maturazione dell’ormai stabile trio, che con questo concept album ben calcolato e stratificato, sia a livello sonoro che strutturale, ha dato prova della solidità della propria identità ma anche, e soprattutto, dell’efficacia del proprio sound che, si spera, non deluderà in sede live.
(Subsound Records 2016) 1.Monoscope
2.Es
3.Gray
4.Superego
5.Flat
6.Negenytopy
7.Ego
8.Nord