Un piccolo grande album. Ecco come potremmo definire l’esordio dei Fotocrime, capitanati dal grande, in tutti i sensi, Ryan Patterson dei Coliseum che già con questi aveva dimostrato il suo talento e la sua predilezione per sonorità che evolvevano dal post-punk verso il gothic rock à la Sisters Of Mercy.
Considerare i Fotocrime solo come gli ennesimi epigoni della storica band di Andrew Eldritch sarebbe, malgrado le similitudini, un errore colossale. Always Night infatti è un album che sperimenta suoni e ritmi riuscendo a creare atmosfere di grande impatto che spingono ad un riascolto continuo come solo le grandi band sanno fare. Spesso si ha proprio l’impressione di essere tornati indietro nel tempo ascoltando realmente qualcosa di nuovo.
L’esperimento è quindi promosso, aspettando e sperando che il progetto Fotocrime evolva anche attraverso album che recuperino le sonorità rockeggianti dei Coliseum. Tra le canzoni contenute nell’EP consigliamo la splendida “Plate Glass Eyes” mentre per gli amanti del synthpop “In The Trance of Love”.
(Golden Antenna, 2017)
1. Duplicate Days
2. At Play In The Night Tide
3. In The Trance Of Love
4. Always Hell
5. Plate Glass Eyes
6. Tectonic Shift (Continental Mix)