Chiunque segua la scena death metal conoscerà per forza i Deicide, trattandosi di una band seminale del genere, e molto probabilmente sarà anche a conoscenza dello strampalato frontman Glen Benton, personaggio controverso dal carattere forte che spesso ha fatto parlare di sé sulle riviste e webzine metal per via dei battibecchi avuti con altre band e per certe uscite poco felici durante interviste e live. Concentriamoci sul lato prettamente musicale: i Deicide negli ultimi anni non sempre hanno dato alle stampe materiale all’altezza della loro fama, tuttavia si sono mantenuti su livelli più che accettabili, ogni tanto dando vita ad opere decisamente valide ed accattivanti come The Stench of Redemption o quanto meno interessanti come il recente In the Minds of Evil, lecito dunque aver maturato qualche dubbio in merito all’ultima fatica del combo di Tampa Bay. Vediamo di analizzarlo a dover per dissipare qualsiasi dubbio.
Purtroppo bastano un paio di brani estratti da Overtures of Blasphemy per accorgersi che i Nostri sembrano aver prodotto un disco per pura necessità commerciale confezionando un prodotto privo di anima, mordente ed ispirazione. “One with Satan” si presenta come brano vagamento epico, amalgamato a riff rocciosi dotato di una ritmica solida e coinvolgente. Si continua poi con “Seal the Tomb Below” e “Compliments of Christ” brani dal sapore old school, costruiti su ritmiche robuste corroborate da innesti di stampo thrash death purtroppo al contempo abbastanza anonimi, un ascolto di per sé più che sufficiente ma non accettabile da chi ha fatto la scuola del death metal e suona questo genere da quasi trent’anni. Dalla metà del disco in poi quel pochino di brio che i Deicide avevano profuso nei primi brani viene totalmente meno, attestandosi su up-tempo scialbi, riff solidi ma privi di alcuna ispirazione e “pericolosità” il tutto completato da un drumming scolastico senza infamia né lode, pezzi come “Excommunicated” e “Defying the Sacred” scivolano addosso all’ascoltatore senza lasciare il segno… insomma proprio non ci siamo. Sul finale Benton e soci ci soprendono con un guizzo di energia e cattiveria sfoderando un riffing più aggressivo e movimentato rendendo “Destined to Blasphemy” piuttosto accattivante e piacevole da ascoltare, una chicca purtroppo non sufficiente a levarsi l’amaro in bocca lasciato da Overtures of Blasphemy.
Ahimè quest’ultimo full length sembra segnare l’ormai inevitabile declino dei Deicide, non ci resta che prenderne atto con somma tristezza sperando, magari, in un qualche miracolosa futura ripresa.
(Century Media Records, 2018)
1. One with Satan
2. Crawled from the Shadows
3. Seal the Tomb Below
4. Compliments of Christ
5. All That Is Evil
6. Excommunicated
7. Anointed in Blood
8. Crucified Soul of Salvation
9. Defying the Sacred
10. Consumed by Hatred
11. Flesh, Power, Dominion
12. Destined to Blasphemy