Sabato pomeriggio molto interessante nella bella Parma: va in scena un bellissimo concerto per palati fini. Stiamo parlando di pesi massimi del calibro di TesseracT, Between The Buried And Me e Plini. Il sold out al botteghino è stata la ciliegina sulla torta che ha sugellato un evento di tale interesse.
TesseracT + BTBAM + Plini live @ Campus Industry Music Parma
PLINI
Intorno alle 19 si aprono i cancelli e l’orda di metallari si scaraventa contro le transenne per prendere i posti migliori e ad assistere alla prima performance. Plini, con la sua band, sale puntualissimo sul palco ed inizia a dispensare progressive metal. Il pubblico è molto caldo, infatti invoca spesso il nome dell’artista australiano. Si parte subito forte con “Cascade” che il gruppo esegue perfettamente come da disco. In generale la loro performance è strepitosa in grado di coinvolgere tutti i presenti. Bellissima la conclusiva “Paper Moon”, unica nota negativa è che non si sono sentite le parti orchestrali del pezzo, che lo avrebbero reso devastante, ma capiamo che live certe cose non si possano riproporre. Partenza con il botto in questo sabato pomeriggio parmigiano!
BETWEEN THE BURIED AND ME
Dopo l’ottima prova del buon Plini tocca agli americani BTBAM, band decisamente molto attesa dai presenti. I Nostri devono presentarci il loro ultimo lavoro Automata II, disco decisamente apprezzato dagli amanti del genere. Il quintetto viene accolto da un boato pazzesco e parte in maniera devastante con la nuova “The Proverbial Bellow”. I suoni non sono stati perfettamente mixati, ma tutto ciò non inficia sulla loro prova devastante. Thommy Rogers e soci pestano come fabbri quando devono, ma sanno usare anche delle soffici piume nei pezzi più soavi e tranquilli. Peccato che il combo americano abbia dialogato poco con i tanti fan giunti da tutta Italia e non solo, ma diciamo che erano concentrati sulla loro prova: Dan Briggs è un autentico mago sia del basso che della tastiera, in grado di duettare egregiamente con Rogers. Solidissime le due chitarre di Waggoner e Waring, oltre al chirurgico Richardson dietro le pelli. Ci siamo tutti emozionati appena hanno iniziato a suonare “Sun Of Nothing” del meraviglioso Colorscon tanto di pogo mortifero dietro le prime file nella parte iniziale del brano. Pensavamo che non la suonassero tutta a causa della difficoltà tecnica, ed invece sono arrivati fino in fondo. La scaletta si conclude con la fiammante “Voice Of Trespass”, come prevedibile eseguita divinamente. Hanno suonato praticamente per un’ora, ma avremmo voluto sentirli per tutta la notte. Siamo già carichi per rivederli la prossima volta sul palco.
TESSERACT
L’ottima prova da lacrimoni dei BTBAM ci prepara agli headliner della serata, i britannici TesseracT che non hanno certo bisogno di presentazioni. Sono in tour in Europa per il loro ottimo nuovo album Sonder. La band del Regno Unito sale sul palco (da notare che il bassista Amos Williams era a piedi nudi) e si scatena l’inferno. Brano d’apertura è “Luminary” e si sente immediatamente il muro sonoro del combo djent. La prova vocale di Daniel Tompkins è sublime, pare che i suoi vocalizzi siano in grado di sciogliere qualunque cosa. Devastante anche la doppietta successiva “Of Mind – Nocturne” e “Conceiling Fate, Part 2: Deception”. Sul breakdown del secondo brano appena citato tutto il pubblico si è mosso in un grande moshpit. Inoltre sovente il buon Tompkins si è lanciato sul pubblico parmense cantando a squarciagola. Con loro il missaggio live è stato sublime, il suono era identico al disco, forse le chitarre erano un po’ fredde, ma d’altronde questo è lo stile della band inglese. Altri brani degni di nota eseguiti magistralmente sono stati “Dystopia”, “Juno” e “King”, comunque è praticamente impossibile trovare una nota negativa nella loro esibizione. Dopo circa un’ora e trenta minuti si finisce con “Conceiling Fate, Part 1: Acceptance” e anche qui si sperava che il loro concerto non finisse mai.
In poche parole siamo stati partecipi di un concerto memorabile. Il locale di Parma era stipato in ogni metro quadrato di gente. Siamo sicuri che il pubblico abbia apprezzato appieno le esibizioni di questi tre gruppi. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, si può dire che ci sia stato poco dialogo con gli avventori da parte dei frontman, ma si tratta di minuzie. Idolo della serata è stato un ragazzo giunto a Parma da Israele solo per questo concerto!