Siamo onesti, ci erano mancati. I Baring Teeth hanno lasciato un vuoto di quattro anni dopo una certa regolarità nella loro espressione musicale che pareva conclusa con l’ottimo Violitionist Session, nient’altro che un’ottima registrazione in presa diretta di alcuni loro brani al Civil Audio studio (Denton, TX), che mostrava la magistrale padronanza dei nostri nel campo della dissonanza e della probabile dodecafonia. Seguirono poi i succitati anni di silenzio. Non che nel frattempo si sia rimasti a secco di ottime perle e lavori nel campo del dissonante, ma lo stile dei texani mancava decisamente al lotto.
Transitive Savagery è il classico terzo lavoro che conferma l’ottima forma fisica ma che per certi versi resta in un limbo di sorta. A metà via tra l’articolazione irruenta di Atrophy e la concettualizzazione astratta di Ghost Chorus Among Old Ruins (il cui sottoscritto ha pienamente rivalutato dopo la non proprio rosea recensione di quegli anni) questo terzo parto mischia efficacemente quanto i nostri possano offrire. Irruento, spigoloso, quando ci vuole articolato, altrove pachidermico e minimalista e altrove sperimentale. L’uso delle dissonanze, manco a dirlo, è Baring Teeth al 100%, se possibile addirittura evoluto, non più per la maggior parte armonici e strutture dispari ma un uso massiccio di suoni poco conciliabili tra di loro e una destrutturazione del senso melodico in generale. I nostri però per ogni brano mantengono un senso logico, meno espositivo ma più concettuale, se il paragone rende l’idea. Mediamente meno virtuoso ma più compatto.
A farla breve sentivamo la loro mancanza e non siamo certo rimasti delusi, e a questo giro siamo soddisfatti di avere tra le mani un lavoro che richieda più ascolti, una assimilazione ragionata, al diavolo i prodotti facilmente digeribili. Certo, il disco è dell’anno scorso, loro però c’hanno messo ben quattro anni a farlo uscire e noi, prime signorine dei generi ostici, sotto sotto ci siamo rimasti male, ma quanto ne siamo contenti sotto sotto. Recuperare assolutamente.
(Translation Loss Records, 2018)
1. The Quiescent Mass
2. Abstracted Mind
3. Perikaryon
4. Aqueous
5. Transative Savagery
6. Vertiginous Noise
7. Impressions Left Behind